Johnny Depp vuole mettere la parola fine alla querelle con Amber Heard. E per questo sarebbe disposto a rinunciare ai milioni di dollari vinti come risarcimento nella causa intentata per diffamazione contro l’ex moglie. A patto, appunto, che lei non faccia appello.
"Dobbiamo essere cauti in quello che diciamo, ma fin dall'inizio quel che era in gioco era la sua reputazione. Non è mai stata una questione di soldi", ha detto il suo avvocato (uno dei tanti, in realtà) Ben Chew. "Johnny è riuscito a rimettere in piedi la sua reputazione. Per lui era l'unica cosa che contava".

 Depp ha ottenuto dalla giuria di Fairfax in Virginia un risarcimento da 10,35 milioni di dollari per essere stato diffamato da Heard in un editoriale sul "Washington Post" del 2018 che gli è costato parecchi e ben retribuiti ruoli, ma a sua volta è stato condannato a pagare alla ex moglie due milioni di dollari perché un suo avvocato aveva definito "un imbroglio" le sue accuse. Comunque, quegli otto milioni “netti”, non gli interessano se lei acconsentirà a chiuderla qui.

"Amber non è assolutamente in grado di pagare", aveva detto all'indomani del verdetto la legale dell’attrice, Elaine Bredehoft, preannunciando il ricorso accompagnato da "una montagna di prove".

Depp intanto è rimasto in Inghilterra dove sta incidendo un album con l'amico e mentore Jeff Beck. Appello o non appello, i riflettori sul processo appena concluso non sono destinati a spegnersi: il canale Discovery+ UK ha annunciato un sequel al documentario realizzato in occasione della sfida di Depp contro il "Sun" nel 2020 alla High Court di Londra.

Intitolato "Depp vs. Heard", il documentario sarà in due parti: ciascuna puntata presenterà un lato della saga attraverso interviste ai legali, agli amici, alla famiglia dei due contendenti e ai testimoni chiave. Il documentario fa parte di una serie intitolata "Vs." (l'abbreviazione di contro) dedicata a recenti casi giudiziari tra cui "Coleen vs. Rebekah" e "Britney vs. Jamie".

(Unioneonline/D)

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