“Squid Game 3”: con i risultati record della terza stagione, il creatore svela i piani iniziali sul finale
In programma anche la realizzazione di uno spin-off americano per continuare ad investire nel successo del franchisePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Senza paura di esagerare, si può considerare “Squid Game” uno dei più grandi successi televisivi di tutti i tempi. La serie in esclusiva su Netflix, scritta, diretta e ideata dal creatore sudcoreano Hwang Dong-hyuk è arrivata nelle case degli spettatori come uno tsunami, abbattendo fin dal debutto della prima stagione ogni record di ascolti sul servizio streaming e confermandosi su alti livelli anche con le due stagioni successive.
Dopo i risultati altrettanto straordinari di “Squid Game 2” - che in meno di un mese ha raggiunto 152,5 milioni di visualizzazioni, diventando la terza serie più vista di sempre sulla piattaforma - scopriamo che la stagione conclusiva ha infranto un ulteriore record, toccando il traguardo dei 60,1 milioni di visualizzazioni. Con questi numeri, “Squid Game” si afferma come la nona serie non in lingua inglese più vista nella storia del servizio, tanto che la prossima mossa sembra essere la realizzazione di uno spin-off americano per continuare ad investire nel successo del franchise.
Come molti sapranno, negli episodi finali ritroviamo il protagonista Gi-hun ancora una volta in lotta per smantellare il sistema che sostiene i giochi letali, in un acceso scontro ideologico col misterioso Front Man. A proposito di alcuni degli elementi più distintivi dello show, il creatore Hwang Dong-hyuk ha rivelato in un recente intervista al TIME che il profilo dei VIP - i ricchi individui mascherati che assistono alle competizioni e scommettono sui concorrenti senza alcuna empatia - è in parte ispirato alla figura di Elon Musk.
In particolare, ha dichiarato: “Elon Musk è ovunque in questo periodo, giusto? Non solo è a capo di un'enorme azienda tecnologica che quasi controlla il mondo, ma è anche questa specie di showman. Dopo aver scritto la stagione 3, ovviamente ho pensato: oh, alcuni dei VIP somigliano in qualche modo a Elon Musk”.
Dong-hyuk vede un chiaro collegamento tra i VIP dello show e il nostro tempo: “In passato chi controllava realmente il sistema e manteneva il potere rimaneva nascosto dietro le quinte, quasi come si trattasse di una grande e nascosta cospirazione. Ora, tuttavia, non è più così, in particolare in America. Si fanno avanti, dicono a tutti chi stanno sostenendo con i propri soldi... Si tolgono volontariamente le proprie maschere, quasi come stessero dichiarando: siamo noi a far andare avanti tutto”.
Dopo il toccante finale della terza stagione, Dong-hyuk ha anche svelato alcuni retroscena sul processo creativo che l’ha portato a concludere l’arco narrativo, rivelando che - inizialmente - aveva immaginato un epilogo completamente diverso: “Quando avevo solo un'idea vaga del tipo di storia che volevo raccontare nelle stagioni 2 e 3, in realtà avevo in mente un altro finale. Poi, durante il processo di scrittura, mentre creavo i personaggi, delineavo le fondamenta e la struttura della storia e tracciavo l'arco narrativo di Gi-hun, ho capito che quella non doveva essere la conclusione, e che questo nuovo finale era migliore, o quello giusto, per questo arco narrativo. C'è stato quindi un cambiamento molto radicale rispetto a quando avevo solo un'idea vaga della storia, e poi quando mi sono davvero immerso nella scrittura. Nel finale, Gi-hun compie una scelta, e inizialmente, quando immaginavo solo dove mi avrebbe portato la storia, la scelta era esattamente l'opposto”.
E mentre le emozioni per l’ultimo episodio sono ancora vive, iniziano a trapelare i primi sviluppi sullo spin-off occidentale, che - secondo le prime indiscrezioni - sarebbe stato affidato alle sapienti mani di David Fincher, regista di cult come “Seven” e “Fight Club”. Quanto al sorprendente cameo di una star hollywoodiana nell’ultima puntata, Dong-hyuk ha precisato che non si tratta di un’anticipazione diretta del nuovo progetto. In un’intervista a Variety, ha dichiarato: "In realtà no, per nulla. Non c'è alcuna relazione. Volevo solo avere un finale di grande impatto e quello era il motivo per quell'apparizione. Onestamente, non ho sentito nessuna notizia ufficiale da parte di Netflix sul fatto che David Fincher stia creando un progetto di Squid Game. Ho sentito le indiscrezioni, ovviamente. Ma si trattava solo del finale che volevo per la stagione 3”.