L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga ne andava pazzo. Beautiful, la soap opera che il 4 giugno ha compiuto 30 anni, era la sua serie tv preferita. Un po' come l'Ispettore Derrick lo era per Indro Montanelli: ogni volta che veniva intervistato sulla sua vita privata, il fondatore del Giornale ammetteva di guardare e riguardare le inchieste del teutonico Horst Tappert >, diceva. E l'ex Capo dello Stato, esponente di spicco della Dc tra gli anni Settanta e Ottanta, per Beautiful nutriva un "amore" simile. Durante gli anni della sua Presidenza approfittava dei viaggi di rappresentanza in America per informarsi in anticipo sugli sviluppi della serie. Tornato in Italia, li raccontava facendo dispetto agli appassionati. Il "caso" di quella mattina del 1991, quando rivelò che Ronn Moss, ovvero il Ridge Forrester mascellone che aveva fatto innamorare le donne italiane, si sarebbe fatto prete, se lo ricordano in molti. Per la verità fu Colette Rosselli, moglie di Indro Montanelli a darne notizia con un'involontaria anticipazione nel corso di una intervista: "So che Caroline morirà di leucemia, e Ridge si farà prete. Me lo ha detto il presidente Cossiga".

Questa premessa la dice lunga sul fatto che Beautiful non è stata soltanto una soap opera, ma un pezzo di storia e di costume dell'Italia. In grado di sfondare il Guinness dei primati, superando per popolarità Dinasty, la soap continua ad andare in onda dal lunedì al sabato, alle 13.40 su Canale 5. I numeri: 100 matrimoni celebrati, 22 bambini nati e sempre 22 personaggi passati a miglior vita, di cui 3 resuscitati e in "visita" dall'aldilà. E ancora: 4160 ore di girato, 8300 puntate, oltre 374mila pagine di copione, più di 1700 set allestiti. Tutto questo e molto ancora ha raccontato "Beautiful". Era il 4 giugno del 1990 quando le storie, gli intrighi e gli amori della ricca e potente famiglia Forrester sono entrati per la prima volta nelle case degli italiani, dando vita a un vero e proprio fenomeno di costume. Da quel momento Ridge, Brooke, Eric e Stephanie sono diventati personaggi familiari, citati, e imitati, vere e proprie icone in Italia e nel mondo.

La trama è sempre stata un dettaglio, visti gli intrecci improbabili che hanno arricchito episodi che sfiorano la fantascienza. Ma la passione, l'attenzione e la fedeltà con cui i telespettatori hanno seguito (e continuano a farlo) lo sceneggiato firmato e ideato da William e Lee Phillip Bell hanno premiato negli anni e premiano ancora oggi gli ascolti. Trasmesso in oltre 100 Paesi (tra questi il Botswana, la Bulgaria, le Fiji, l'Iran, la Lituania, il Rwanda, l'Arabia Saudita e gli Emirati Uniti), viene visto da 35 milioni di telespettatori ogni giorno nel mondo.

Partita come la storia delle famiglia Forrester, proprietaria di una casa di moda, Beautiful ha puntato tutto sugli intrighi sentimentali, fantasiosi ma ipnotizzanti, e sui protagonisti. Star indiscussa è sempre stato Ronn Moss, diventato divo planetario. Come dimenticare le folle oceaniche a Roma o a Milano. Qualcuno si sbilanciò a dire che neanche per i Rolling Stones si erano viste scene del genere. E lui, Ronn Moss, oggi ricambia quell'amore: "L'Italia è uno dei Paesi più belli al mondo e io, questa estate, le vacanze le farò da voi e a settembre girerò in Italia anche il mio nuovo film".

Insieme alle romantiche storie familiari, intrise di glamour, gossip e moda, la serie è stata anche in grado di sensibilizzare il pubblico su importanti tematiche sociali. Come per esempio, nel 2001, quando il personaggio di Antonio Dominguez ha rivelato la sua sieropositività; o nel 2015, quando sul "palcoscenico" salì un transgender con il personaggio di Maya Avant che gli valse anche una nomination ai Glaad Awards. Non solo, si è parlato, inoltre, di eutanasia, abusi sui minori, cancro e dei senzatetto. Tutti in pieno stile Beautiful, naturalmente. Ma il pubblico ha sempre dimostrato di apprezzare, e continua a farlo oggi. E siamo certi che, se potesse, continuerebbe a farlo anche il Picconatore.
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