"Siccome siamo in piena terza guerra mondiale, io da buon soldato devo essere presente dove c'è necessità. E ci sono. Non penso di risolvere le sorti della situazione, ma ce la metto tutta perché qualcosa di positivo possa lasciarla anche io, con la speranza che finisca presto per tutti".

Sono le parole di Al Bano Carrisi, che questa mattina ha visitato a sorpresa l'ospedale Covid nella Fiera del Levante di Bari, accompagnato dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dal direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore.

"Di fronte a gente che rischia la vita non posso stare fermo a guardare, devo essere parte di questa amara ma grande realtà" ha detto Al Bano dopo aver attraversato i corridoi che circondano i moduli delle terapie intensive con all'interno i pazienti ricoverati, visibili dietro le vetrate.

Al Bano in visita in Fiera a Bari (foto Ansa)
Al Bano in visita in Fiera a Bari (foto Ansa)
Al Bano in visita in Fiera a Bari (foto Ansa)

Il presidente Emiliano e il dg Migliore hanno ricordato quando un anno fa, durante il lockdown, Al Bano aveva cantato sotto l'albergo dove alloggiavano gli operatori sanitari, "i nostri ragazzi che non tornavano a casa per non infettare le famiglie, perché lavoravano senza essere vaccinati, non lo dimenticate - ha detto il presidente - , e andavano a mani nude con le buste dell'immondizia in rianimazione perché non avevamo mascherine. Tutti questi ragazzi si sono immolati per salvare vite e Al Bano cantava per loro".

Il dg Migliore gli ha strappato la promessa di tornare quando tutto sarà finito.

"Io sono pronto, la mia orchestra sta già accordando gli strumenti e non vedo l'ora - ha detto Al Bano - . Mi piacerebbe organizzare il funerale del Covid, una festa di quelle mastodontiche e lo faremo. Ho già pronta la fossa e la targa con nome e cognome, conosco la data di nascita e aspetto con ansia quella di morte".

(Unioneonline/v.l.)
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