L'annuncio ufficiale dell'Academy è arrivato con un tweet: Lina Wertmüller riceverà quest'anno a Los Angeles l'Oscar alla carriera.

La grande regista italiana, 90 anni, che si è sempre posta "fuori dal coro" con i suoi film originali già a partire dai titoli, spesso lunghissimi, e dei quali curava anche la sceneggiatura, ha avuto secondo l'Academy il merito di distinguersi "in modo straordinario nella sua carriera", dando "al cinema un eccezionale contributo".

Una statuetta a lungo ambita, e sfiorata nel 1977, quando la Wertmüller è stata la prima donna a ricevere una nomination per la regia, per il suo film del 1976 "Pasqualino Settebellezze".

Giancarlo Giannini e Mariangela Melato in un frame del celebre film girato in Sardegna
Giancarlo Giannini e Mariangela Melato in un frame del celebre film girato in Sardegna
Giancarlo Giannini e Mariangela Melato in un frame del celebre film girato in Sardegna

Per lei, poi, un legame indissolubile con l'Isola, teatro del suo film forse più celebre e amato dal pubblico, "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto", con la straordinaria prova di Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. Nel racconto, a fare da sfondo sono le spiagge più belle di Cala Luna e Cala Fuili, nella costa dorgalese, e le dune di Capo Comino, ancora intatte.

La Wertmüller ha poi conservato uno stretto rapporto con la Sardegna facendola diventare meta delle sue vacanze, mettendo un po' di radici con una casa acquistata a Porto Raphael.

Nata a Roma il 14 agosto del 1928, la regista è figlia di Federico, un avvocato lucano di lontane e

nobili origini svizzere, e Maria Santamaria-Maurizio. A scuola è stata compagna di Flora Carabella, futura moglie di Marcello Mastroianni, con cui instaurerà una lunghissima amicizia, che si rivelerà poi fondamentale per avvicinare la giovane Lina al mondo dello spettacolo.

L'Oscar "ad honorem" quest'anno andrà anche al regista David Lynch e all'attore di origini Cherokee Wes Studi. Mentre a Geena Davis sarà assegnato il Premio Umanitario Jean Hersholt, anch'esso una statuetta dell'Oscar, riconoscimento dato a chi ha portato lustro all'industria cinematografica attraverso il suo impegno umanitario.

(Unioneonline)
© Riproduzione riservata