In questi giorni è impegnato nella scelta dei ministri del suo nuovo Governo. Si confronta, per trovare gli incastri giusti, con il suo mentore, l’inquilino dell’Eliseo, che ha piena fiducia in lui tanto da indicarlo come nuovo capo del Governo. “L’irresistibile ascesa del buon allievo di Macron”, ha scritto Le Figaro sul traguardo raggiunto dal 34enne Gabriel Attal, il più giovane primo ministro della storia della Francia repubblicana. In una Parigi travolta dal ciclone artico, con temperature sotto lo zero, l’enfant prodige della politica transalpina ha ricevuto l’investitura ufficiale: all’Hotel de Matignon il passaggio di consegne con l’uscente Elisabeth Borne. C’è un dettaglio che riguarda il pioniere del macronismo, così lo definiscono i giornali francesi, per gli incarichi ricoperti in pochi anni: portavoce del Governo Castex e poi ministro dell’Educazione nazionale e della Gioventù nell’esecutivo guidato dalla stessa Borne.

La cucina sarda

Attal ama i piatti della cucina sarda proposti da Fulvio Trogu, originario di Dolianova, da 40 anni nella capitale francese, titolare di un ristorante nel cuore del Marais (Rue de Poitou) di cui Attal è assiduo frequentatore. Non manca mai la suo tavolo il piatto preferito: «Ha una particolare predilezione», racconta lo chef sardo, «per gli spaghetti alla bottarga, da sempre nel menù del mio ristorante. Parigi è cambiata profondamente in questi anni e sono mutati i gusti dei francesi ma le cucine tipiche, come quella della Sardegna, riscuotono sempre grandi consensi». In un video che ha fatto il giro del web scorrono le immagini di un recente incontro tra il neo primo ministro e Fulvio Trogu. Il premier ringrazia “Fulviò” per l’ospitalità e per il graditissimo menu. Gabriel Attal non è l’unico commensale illustre.

Tavernier e Lai

Nel suo locale il ristoratore sardo ospita tante stelle del cinema (di recente anche Pierfrancesco Favino sul set del film “Il colibrì”), politici, scrittori e musicisti. Il regista Bertrand Tavernier e il compositore di Francis Lai (origini sarde, radici a Ozieri), vincitore del premio Oscar per le musiche del film “Love story”, sono state presenze abituali nella sala del Marais. «Con Tavernier ho trascorso un’estate indimenticabile in Sardegna, nel 1996. A Dolianova venne proiettato il suo capolavoro “Una domenica in campagna”». “Fulviò”, insieme alla moglie Dominique (il figlio Solal lavora a Radio France), accoglie anche Alain Ducasse, il re della cucina francese, «innamorato delle linguine con la bottarga». E poi il critico cinematografico Thierry Fremaux, delegato generale del Festival di Cannes, l’attore inglese Ralph Fiennes, l’artista giapponese Takashi Murakami, l’attrice Sabine Azema, il regista Philippe Le Guay, il compositore André Manoukian, lo scultore Mauro Corda, nato a Lourdes, figlio di immigrati sardi, molto conosciuto e apprezzato in Francia. Tra i più presenti nel ristorante di Rue du Poitou l’attore e cantante Bruno Putzulu, molto legato all’Isola (radici ad Aidomaggiore), che in queste settimane riceve tanti consensi nei teatri francesi con lo spettacolo “Les Ritals”. Fulvio Trogu è appena diventato, insieme ad altri quattro colleghi con attività a Parigi e dintorni, “ambasciatore della cucina italiana in Francia”. Ruolo acquisito nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sede dell’ambasciata, in rue de Varenne, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida. Ora attende una nuova visita di Gabriel Attal «per fargli i complimenti e cucinare per lui gli spaghetti con la bottarga».

Massimiliano Rais

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