Contributo sardo, in Bulgaria, in occasione della mostra-concorso sulla pecora bulgara Maritza, una specie con manto pezzato e macchie nere sulla testa.

Al convegno che si è svolto all'Università di Plovdiv, hanno partecipato anche rappresentanti sardi attraverso la partecipazione del circolo Sardica di Sofia.

"Doytcho Dimov, docente della facoltà di Agraria - spiegano dall'associazione -, ha richiesto e valutato importante invitare a questo avvenimento i massimi esperti sardi nel campo dell'allevamento nella specie ovicaprina della Sardegna, per il fatto che la pecora sarda ha un alto rendimento di produzione di latte rispetto alle pecore bulgare".

Il circolo ha partecipato col vicepresidente Alessandro Calia, in collaborazione con Giuseppe De Francesco, console onorario di Plovdiv, i responsabili di Confagricoltura Sardegna e Carmelo Cicalò, esperto allevatore con delega dell'Università di Sassari interessato a progetti finanziati dalla Comunità Europea.

"Grande riconoscimento - spiegano gli emigrati sardi - è stato dato alla professionalità e all'esperienza della delegazione isolana, che ha portato un valido contributo a questa importantissima manifestazione che coinvolge tutti gli allevatori bulgari; numerosa è stata la partecipazione e fondamentale la presenza di Luca Maria Sanna, presidente regionale di Confagricoltura, Maurizio Podda, della sezione ovicaprina di Confagricoltura, e Giannetto Arru Bartoli, direttore di Confagricoltura di Sassari".

La delegazione, accompagnata dal presidente Gianfranco Vacca, dal vicepresidente e dell'addetto stampa di Sardica, Paolo Armosini, è stata ricevuta a Sofia dall'ambasciatore italiano, Stefano Baldi.

È seguito un incontro presso la Camera di Commercio Italiana in Bulgaria.

(Redazione Online/s.s.)
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