In Australia è andato per "cambiare vita, e lavoro anche". Luca Pisci, 32 anni, è partito da Sanluri alla volta di un altro continente, consapevole che "un'esperienza come questa non può far altro che arricchirti".

E a Melbourne non poteva non portare un po' di "casa", con una mostra sulle maschere della tradizione sarda. Fotografo di professione, ha curato la parte artistica mentre la sua fidanzata, Paola Steri, originaria di Settimo San Pietro, la presentazione e la parte grafica.

Com'è nata questa idea?

"Tutto è cominciato nel dicembre 2017, mi sono messo in contatto con persone legate alle tradizioni dei Boes e merdules e dei mamuthones, e anche con Salvatore Dedola, che ha scritto un libro su queste maschere e sul carnevale. È stato lui che ha seguito il mio progetto dal punto di vista storico, perché la mia intenzione era quella di fare un percorso nella storia abbinato alle foto".

Perché proprio il carnevale?

"Mi appassionava non tanto il profilo folkloristico quanto quello antico legato alla storia dove le maschere sono protagoniste. E mi sono detto: perché non portare questo aspetto della Sardegna in Australia?".

Come si è organizzato?

"Sono tornato nell'Isola per scattare le foto, volevo realizzare dei veri e propri ritratti. Mettere insieme il tutto non è stato semplice, mi ci sono voluti un paio di mesi, avevo molto materiale che dovevo prima studiare e poi renderlo fruibile al grande pubblico. Quando siamo in Sardegna e parliamo di mamuthones, di Boes, tutti sanno di cosa si tratta. Ma dall'altra parte del mondo non è così".

In Australia non conoscono la Sardegna?

"Non tutti. Infatti ho dovuto mettere anche delle cartine geografiche per spiegare dove si trova. E due signore sono rimaste tanto entusiaste da dirmi: 'Domani andiamo a prenotare una vacanza lì'".

La presentazione della mostra (foto Luca Pisci)
La presentazione della mostra (foto Luca Pisci)
La presentazione della mostra (foto Luca Pisci)

Com'è andata la mostra?

"Molto bene, 'Su Carrasegare - Beyond the Masks', al museo italiano a Carlton, Melbourne, è iniziata a febbraio del 2018 e doveva durare un mese, ma ci hanno chiesto di prolungarla fino a metà aprile. Devo dire grazie al Sardinian Cultural Association, il circolo sardo di Melbourne, e al suo presidente, Paolo Lostia. Ci ha aiutato subito e ci ha accolto benissimo. È stato lui a contattare la Regione Sardegna per chiedere un supporto 'pratico' per le stampe, l'organizzazione, i media. E anche il Museo italiano ci ha dato una mano, ospitandoci, così come per la parte video hanno collaborato Nicola Marongiu e Cinzia Carrus del 'progetto artistico Sa Sartiglia'.

Ci parla delle sue foto?

"Ogni scatto è un ritratto della maschera. Per rappresentarla al meglio, con i suoi riti ad esempio legati alla fertilità, ne ho messo ognuna in un ambiente consono. I Boes dentro un nuraghe a Ottana, i mamuthones a Mamoiada ritraendo l'istante in cui l'issohadore prende al lazzo un mamuthones in un bosco. Ma ci sono anche i bundos di Orani, il maimone".

Cosa le hanno chiesto i visitatori?

"In tanti, non solo australiani ma di varie parti del mondo perché Melbourne ospita persone provenienti da ogni area, mi hanno fatto notare che anche nei loro Paesi, in particolare della zona del Mediterraneo, c'erano maschere e riti simili. Probabilmente risalgono alla stessa epoca e come noi hanno con quella tradizione dei forti legami".

Luca e Paola Steri (foto Luca Pisci)
Luca e Paola Steri (foto Luca Pisci)
Luca e Paola Steri (foto Luca Pisci)

Dall'Australia tornerà in Sardegna?

"Vorrei, certo, qui sono venuto per un'esperienza lavorativa e linguistica. Si impara tanto. Ma la Sardegna è 'casa', almeno una volta l'anno sento il bisogno di respirare quell'aria. Non ho, come tanti, quel sentimento di amore-odio".

Cosa potrebbe fare?

"Continuare il mio lavoro. In Australia sono un libero professionista, vengo chiamato da compagnie per foto di business, ma porto avanti anche altri progetti, miei ma non solo. Chi torna appare sempre più carico, perché quando vai all'estero parti da zero e quindi quando rientri sei in un certo senso più 'robusto'".

I ragazzi che lasciano la loro terra sono sempre di più.

"Non dico che partire serva per realizzarsi, ma aiuta ad aprire la mente, e consente di riportare a casa quello che hai imparato in un altro Paese. Non è un addio, ma solo uno spunto per nuove esperienze".

Sabrina Schiesaro

(Unioneonline)

LE IMMAGINI:

La mostra "Su Carrasegare - Beyond the Mask" in Australia, foto di Luca Pisci
La mostra "Su Carrasegare - Beyond the Mask" in Australia, foto di Luca Pisci
La mostra "Su Carrasegare - Beyond the Mask" in Australia, foto di Luca Pisci
Boes e Merdules
Boes e Merdules
Boes e Merdules
Luca Pisci
Luca Pisci
Luca Pisci
Bundhos
Bundhos
Bundhos
Su Maimone
Su Maimone
Su Maimone
Mamuthones e issohadores
Mamuthones e issohadores
Mamuthones e issohadores
Una maschera esposta al museo
Una maschera esposta al museo
Una maschera esposta al museo
Mamuthones
Mamuthones
Mamuthones
Maschera A Gattu
Maschera A Gattu
Maschera A Gattu
Merdules
Merdules
Merdules
L'allestimento della mostra
L'allestimento della mostra
L'allestimento della mostra
Alcuni scatti
Alcuni scatti
Alcuni scatti

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