La festa per il ritorno del Cagliari in serie A raggiunge altre regioni, altri Stati, altri continenti, quelli dove vivono le migliaia di sardi emigrati. E per tutti è stata una gioia quel momento in cui l’arbitro ha fischiato la fine della partita col Bari che ha decretato, grazie al gol di Pavoletti, una nuova stagione per i rossoblù.

Gabriele Enna, di Bonarcado, è da anni in Giappone: «Ho seguito il Cagliari nel limite del possibile data la differenza di orario e il fatto che qui è difficile riuscire a vedere le partite. Ma posso dire che è stata una stagione lunga e sofferta, finalmente ci siamo ripresi il posto che ci spetta in massima serie e, grazie a questo, la prossima stagione potremo seguire nuovamente le partite anche dal Giappone: forza Cagliari sempre».

Pierpaolo Curreli, originario di Ovodda, vive in Emilia Romagna e ha guardato con ansia la sfida: «Fino al 93esimo ero molto dispiaciuto per come stavano andando le cose e, dopo un minuto, il gol, è partito il mio urlo liberatorio! Eccoci qua, siamo di nuovo in serie A e speriamo di giocare da protagonisti. Io e mia sorella faremo di tutto per portare un po’ di allegria ed entusiasmo a tutti i tifosi sardi, e non, con i nostri abiti tradizionali e i nostri balli per le città».

«Il Cagliari è la nostra squadra del cuore – dice Mario Agus, rappresentante dei circoli sardi in Olanda - Ho visto quasi tutte le partite ma in quest'ultima a momenti mi mancava il respiro. Una grande squadra che merita essere in serie A, grazie naturalmente al grande gol di Pavoletti che ha fatto ai sardi tutti un grande regalo. Bravi davvero – prosegue Agus – e in modo particolare Claudio Ranieri. Una grande persona, un grande allenatore. I sardi che vivono in Olanda (e sicuramente in tutto il mondo) sono orgogliosi di avere il Cagliari in serie A. Seguiremo sempre la nostra squadra del cuore con grande interesse».

Gli emigrati del circolo “Su Nuraghe” di Biella, presieduto da Battista Saiu, si sono scatenati sui social e hanno riempito la bacheca dell’associazione con numerosi messaggi. Da “Pavoloso” a “Grande Cagliari” a “Incredibile”. E qualcuno si è anche lanciato in una canzone dedicata alla squadra rossoblù.

Sebastiana Garippa, 88 anni, vive a Oliena ma i suoi nipoti si trovano a Biella e a Novara (foto concessa)
Sebastiana Garippa, 88 anni, vive a Oliena ma i suoi nipoti si trovano a Biella e a Novara (foto concessa)
Sebastiana Garippa, 88 anni, vive a Oliena ma i suoi nipoti si trovano a Biella e a Novara (foto concessa)

Nella sede dell’“Associazione dei Sardi Antonio Gramsci di Torino” si sono riuniti tantissimi soci: «Mi è sembrato un po’ il 12 aprile 1970, quando il Cagliari vinse lo scudetto – racconta Enzo Cugusi, originario di Gavoi – Perché le aspettative erano altissime e pareva che l’impresa di Bari, che è una squadra forte, di una città che è quasi una metropoli, fosse impossibile. Per noi poi il fatto che il Cagliari verrà due volte a Torino – per il Torino Calcio e la Juventus – è un motivo per stringere rapporti con la squadra, al nostro interno abbiamo anche un fans club e un altro club Cagliari di cui è presidente mia figlia, sarda di seconda generazione”.

Gioiscono anche Giuseppe (Peppino) Mureddu, classe 1932, emigrato da Lodine a Monza: «Importantissima la vittoria del Cagliari, fuori casa, per il veloce ritorno in serie A!», e Mario Succu, imprenditore di Budoni che ha aperto di recente un take away di panini sardi in centro a Milano: «Sono felicissimo di rivedere i colori della nostra terra nella categoria che ci meritiamo, vincere così è ancora più bello! Grande parte del merito lo diamo a quel Signore con la S maiuscola qual è Claudio Ranieri, adesso godiamoci questo traguardo e poi testa alla Serie A!».

Ancora, dalla Polonia il cagliaritano Alberto Defraia, presidente del circolo “Shardana” di Varsavia: «Ieri purtroppo non ho potuto vedere la partita del Cagliari perché avevamo come ospiti il Coro di Bosa per un bellissimo concerto qui nella capitale. Così ieri notte, mentre stavamo passeggiando dopo cena con il Coro nella zona del Castello, Marco – uno dei componenti – ci ha detto: “Mi è appena arrivato questo messaggio WhatsApp sul gol del Cagliari”, ed è stato chiaro a tutti subito: si va in serie A! Forza Cagliari! Auguriamo alla squadra un buon ritorno in serie A e una lunga permanenza».

Persino dalla Pagonia (Argentina) i soci del circolo “Domus Sardinia” di Neuquén hanno fatto il tifo per i rossoblù insieme alla presidente, Marianela Fava Signorini. Hanno girato un video per mandare un grande incoraggiamento alla loro squadra del cuore: «Forza Casteddu, in bocca al lupo».

E dagli Emirati Arabi: «Sir Ranieri uomo di parola! La squadra è risorta grazie a lui», commenta il cagliaritano Federico Scarpa che vive ad Abu Dhabi.

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