La voglia di rinascere e di prendere coraggio. Lasciare la Sardegna, e la piccola Pula, per approdare dall’altra parte del mondo nella grande Sydney, in Australia. Dopo la morte del padre, l’opportunità di trasferirsi, lasciando famiglia e amici per un’esperienza, che è diventata la sua nuova vita a tutti gli effetti. Questa è la storia di Deborah Manca, 32enne di Pula, ma ormai australiana, dato che ha acquisito la cittadinanza del posto da circa un anno.

«Ho uno zio che abita in Australia da circa trenta anni – racconta la ragazza con uno spiccato accento inglese – Dopo la morte di papà, mio zio ha chiesto a mia mamma se volesse trasferirsi in Australia. Lei non ha voluto per diversi motivi, così ho decido di andarci io con l’intento di fare una vacanza-lavoro. La mia intenzione era di vedere qualcosa al dì fuori della Sardegna e di Pula, per fare una nuova esperienza. Da un anno che doveva essere, sono diventati dodici» conclude sorridendo.

Deborah Manca racconta del suo primo approccio con l’Australia, e più in particolare Sydney, la città dove attualmente vive: «Non è stato facile inizialmente – ricorda – Oltre ai tanti controlli all’aeroporto, l’impatto con la grande città fu forte. Mi colpì da subito la multietnicità del posto. Inizialmente mio zio mi diede una grande mano: non avevo una grande conoscenza dell’inglese, così iniziai a lavorare con lui e sua moglie come giardiniera. Tagliavo il prato, potavo le siepi e coltivavo le piante».

Acquisita una discreta conoscenza dell’inglese, dopo sei mesi di lavoro con lo zio, Manca ha deciso di mettersi in gioco a tutti gli effetti in una nuova avventura, con ormai l’intenzione di restare stabilmente in Australia: «Conclusa un’esperienza lavorativa in un ristorante italiano, avevo deciso che l’Australia era ormai il mio futuro. Per estendere il visto dovevo fare tre mesi nelle fattorie. Da lì in poi non ho avuto più dubbi sulla mia permanenza». Ciò non si traduce in una totale rinuncia a tornare in Italia, o magari in Sardegna, ma più un “arrivederci”: «Non rinnegherò mai le mie origini sarde – rimarca la ragazza – Mi manca tanto la mia famiglia e l’isola. Due anni fa, con il mio compagno abbiamo deciso di tornare a Pula per sposarci nella splendida cornice di Nora, nella chiesetta di Sant’Efisio, circondati dagli invitati sardi e australiani. Con lui, abbiamo affrontato spesso questo tema: in questo momento non voglio ritornare, anche perché stiamo cercando di avere una famiglia e qui vedo una prospettiva migliore. Però la porta per tornare in Sardegna rimane sempre aperta».

Attualmente Deborah Manca lavora in una caffetteria di Sydney, ma nell’ultimo anno ha conseguito la certificazione per lavorare in un canile. Una vita da australiana, con origini sarde, che consiglia a tutti un’esperienza come la sua: «Penso che i giovani, così come ho fatto io, debbano uscire dalla propria zona sicura, come potrebbe essere la Sardegna – dice Manca – È importante non chiudersi gli orizzonti. Viaggiare, apprendere nuove culture e tradizioni ci porta ad essere delle persone migliori. Il mio è un caso particolare ovviamente, ma intraprendere un viaggio permette di crescere, soprattutto interiormente».

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