Dalla Sardegna alle Canarie per fare impresa
Giada Lecca e Denise Onnis, le amiche che lavorano insieme in SpagnaUn sogno a migliaia chilometri dalla Sardegna. Un sogno diventato realtà. Nel 2012 Giada Lecca, 31 anni, di Sinnai e Denise Onnis 37 anni, di Carbonia si incontrano per la seconda volta a Barcellona dopo essersi conosciute a Cagliari. Le due giovani durante gli anni vissuti in Spagna, hanno sempre lavorato per conto di altri. Volevano fare da sole e ci sono riusciti con la cucina sarda alle Canarie. Denise è avvocato. Dopo la Laurea conseguita a Cagliari ha proseguito i suoi studi in Spagna frequentando un master in Diritto di Impresa a Valencia e la sua carriera lavorativa stava prendendo piede a Barcellona. Giada stava arricchendo il suo bagaglio professionale in vari ristoranti della Barceloneta. Le due ragazze, decidono che di mettere su un ristorante tutto loro. Volano nelle Canarie fermandosi a Lanzarote, una delle isole dell’arcipelago, a 3700 chilometri dalla Sardegna.
“Quest' isola-raccontano Denise e Giada-ci ha aperto la possibilità di fare impresa col turismo. Così è nato il Dolmen, il ristorante che abbiamo chiamato “L'isola nell'isola”. Ci siamo trovate subito bene, con clienti di diverse nazionalità. Purtroppo anche qui, il Covid ha colpito e continua a colpire. Siamo ferme, il ristorante riaprirà a febbraio. Abbiamo tanto voglia di riprendere “
Mentre Denise è soprattutto il motore burocratico e manageriale del ristorante, mantenendo viva l'attenzione e la relazione coi clienti. Giada fa la chef. I piatti più ricercati? “Culurgiones fatti a mano, Malloreddus alla Campidanese, Fregola ai frutti di mare e bottarga e su porceddu: lo cuciniamo a bassa temperatura per due ore e mezza. Lo disossiamo e al momento di servirlo lo sfumiamo all'Ichnusa. Sono i nostri piatti forti”. Il locale è arredato in stile moderno ma richiama la tradizione della Sardegna.
Giada e Denise non si accontentano mai. “Continuano nella ricerca di un mix perfetto tra identità sarda e innovazione e i clienti sono felici, affascinati dai nostri prodotti sani, gustosi, unici. Tutto ci ricorda la Sardegna. Salutateci Sinnai. Salutateci Carbonia”.
Antonio Serreli
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