Si è chiuso con il convegno finale di Ruinas il progetto “Benessere in Movimento”, una serie di incontri e appuntamenti che nei mesi di aprile e maggio hanno coinvolto attivamente gli studenti delle scuole di Ruinas, Assolo e Villa Sant’Antonio. Iniziativa promossa dal Comune di Assolo insieme a quelli di Ruinas e Villa Sant’Antonio, realizzata con il contributo dell’Assessorato regionale dell’Igiene, Sanità e Assistenza Sociale e organizzata dall’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo.

«È stato emozionante – commenta il sindaco di Assolo Giuseppe Minnei - vedere l'entusiasmo di bambini e genitori per un’iniziativa che, nei nostri piccoli paesi, promuove l’educazione alimentare e stili di vita sani. Voglio esprimere i miei complimenti al professor Salvatore Melis e alla dirigente scolastica Annalisa Frau per la qualità e la cura con cui è stato organizzato tutto il percorso».

Soddisfazione anche dalle parole del sindaco di Ruinas Gianni Tatti: «Benessere in Movimento è stato un evento formativo di grande valore per il nostro territorio. Come cittadini e come amministrazioni comunali ci abbiamo creduto fin dal primo giorno, fin da subito. Tutti gli appuntamenti che si sono susseguiti in questi mesi sono stati molto interessanti e hanno saputo coinvolgere attivamente la popolazione».

La giornata conclusiva di Ruinas si è aperta nella palestra scolastica con un laboratorio di psicomotricità dedicato ai bambini, a cui ha fatto seguito, nel centro sociale del paese, il convegno “Benessere in Movimento”, cuore dell’iniziativa e spazio di riflessione sui temi della salute, dell’educazione e dell’equità. Tra gli interventi più importanti, quello della dott.ssa Valentina Carta, biologa nutrizionista, del professor Salvatore Melis, docente dell’Università di Cagliari, che ha analizzato quali pratiche motorie siano realmente efficaci per mantenere uno stile di vita sano.

«Il vero grande risultato di questo progetto è aver visto un cambiamento reale nei comportamenti quotidiani degli studenti – ha dichiarato Melis, direttore scientifico dell’iniziativa – e la nascita di una rete educativa solida, fatta di scuole, famiglie e istituzioni locali. Una sinergia preziosa, destinata a durare nel tempo».

L’evento finale ha rappresentato non solo la chiusura di un percorso, ma anche l’inizio di un impegno futuro, volto a costruire comunità più consapevoli, attive e in salute.

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