Aumentano i casi di vaiolo delle scimmie in Europa.

Secondo i gli ultimi dati diffusi dall’Ecdc, ovvero il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, dal 31 maggio all'8 giugno sono stati segnalati 385 nuovi casi in sedici Paesi Ue, numero in aumento rispetto ai 202 confermati la settimana precedente.

A registrare il numero di casi più alto negli ultimi otto giorni è stato il Portogallo (95), seguito da Germania (92), Spagna (78), Francia (49) e Paesi Bassi (28).

In Italia i casi confermati sono 15.

Dall'inizio dell'epidemia sono stati confermati 704 casi nell'Ue e 1.177 nel resto del mondo. 

"Stiamo monitorando la situazione attentamente – spiega un portavoce della Commissione interpellato nel briefing quotidiano sugli ultimi dati che indicano casi in crescita di vaiolo delle scimmie in Europa. “Siamo in effetti preoccupati sui numeri crescenti riportati di vaiolo delle scimmie e siamo in contatto stretto con gli stati membri nel comitato sulla sicurezza sanitaria e con i colleghi dell'Ecdc per monitorare la situazione per quanto riguarda l'approvvigionamento di vaccini".

Rispetto ai vaccini, il  portavoce della Commissione ha precisato: “C'è un ampio consenso di principio con gli Stati membri su azioni coordinate per conto loro in tale contesto" e di attivare "le contromisure possibili il più presto possibile”.

"Le esatte procedure vengono determinate dagli Stati membri - ha comunque aggiunto – è importante tenere a mente che il vaccino contro il vaiolo delle scimmie sarà limitato a casi molto specifici quanto a trasmissibilità e a rischio". 

(Unioneonline/l.f.)

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