Disbiosi intestinale: i segnali da non sottovalutare
Il nutrizionista spiega le caratteristiche di questa particolare condizione(Ansa)
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L’intestino è spesso definito il nostro “secondo cervello”, e non a caso. Oltre a essere coinvolto nella digestione, svolge un ruolo cruciale nella regolazione dell’umore, del sistema immunitario e dell’infiammazione.
Alla base di queste funzioni c'è un delicato equilibrio di microrganismi chiamato microbiota intestinale. Quando questo equilibrio si altera, si parla di disbiosi intestinale, una condizione oggi sempre più diffusa, ma ancora poco riconosciuta. Eppure, i segnali che il nostro corpo ci invia non dovrebbero essere sottovalutati.
La disbiosi può manifestarsi in molti modi. Spesso i sintomi sono subdoli o attribuiti ad altre cause, ma riconoscerli è il primo passo per intervenire.
Ecco i più comuni: gonfiore addominale frequente, stitichezza o diarrea ricorrente, digestione lenta o pesantezza post-prandiale, intolleranze alimentari nuove o aumentate, stanchezza cronica, pelle spenta, acne o dermatiti, alterazioni dell’umore, ansia o irritabilità, infezioni ricorrenti o sistema immunitario debole.
Pietro Senette
Nutrizionista e ricercatore