Assumere di frequente paracetamolo e altri analgesici da banco come l'ibuprofene o anche l'aspirina si associa a maggior rischio di comparsa di tinnito o acufene, quel ronzio o fischio nell'orecchio avvertito anche se in realtà all'esterno non vi sono rumori.

A rivelarlo uno studio che ha preso in considerazione 69mila e 500 donne e i cui risultati sono stati pubblicati sul “Journal of General Internal Medicine”.

I RISCHI – Condotto al Brigham and Women's Hospital di Boston e durato oltre 20 anni, il lavoro ha evidenziato che chi fa uso frequente di analgesici ha un rischio di quasi un quinto in più (quasi il 20% in più) di sviluppare un acufene persistente.

Già in passato diversi studi avevano trovato una associazione tra comparsa di un tinnito transitorio e assunzione di analgesici; questo lavoro è andato a indagare il rischio di tinnito persistente. Ora emerge che per un uso frequente (più volte a settimana) di paracetamolo o antidolorifici non steroidei come l'ibuprofene si associa a quasi un 20% in più di rischio di tinnito.

Anche l'assunzione frequente di una dose moderata di aspirina si associa a un rischio maggiore, precisamente al 16% in più.

EFFETTI AVVERSI – "Sulla base di questi risultati potrebbe essere dirimente verificare se evitare l'uso di analgesici possa alleviare i sintomi del tinnito", ha affermato l'autore del lavoro Sharon Curhan. "Usati a breve termine gli analgesici da banco hanno chiari benefici”, ha aggiunto. “Ma l'uso frequente o prolungato nel tempo può aumentare il rischio di tinnito e potrebbe causare altri effetti avversi, perciò è importante assumerli con attenzione e limitarne al massimo l'uso, chiedendo sempre consiglio al medico". 

(Unioneonline/v.l.)

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