Ci sono compagni di viaggio, di cui faremmo volentieri a meno, che ci accompagnano anche per molti anni del nostra vita. Sono le malattie croniche, sempre con noi, con cui dobbiamo convivere al meglio controllandole grazie ai consigli del medico. Pensate solamente al diabete, sia esso di tipo 1 o 2. Fare i conti con la necessità di controllare la glicemia si traduce in un forte impatto sulla quotidianità. Ma la convivenza con questo compagno di viaggio, e soprattutto la necessità di tenere a bada le sue bizzarrie che possono tradursi in un maggior rischio di complicazioni (a rischio soprattutto cuore e arterie, reni, occhi e sistema nervoso), deve essere affrontata nel modo migliore. Fin dal momento della diagnosi. «La fase di accettazione è un momento di estrema importanza perché se questo ingaggio con il diabete non avviene vi è il rischio di vivere in contrapposizione al diabete stesso - spiega Paolo Di Bartolo, direttore Rete clinica di Diabetologia, AUSL Romagna e presidente dell’Associazione medici diabetologi (AMD) - e, quindi, fondamentalmente, avere una vita caratterizzata da un profondo disagio e da un atteggiamento di costante rifiuto della "condizione diabete" come, ovviamente, elemento di stigma sociale ma anche del diabete come ostacolo a una vita pienamente normale. La dieta, l’attività fisica, la terapia, il monitoraggio glicemico, le visite mediche, l’attenzione ad altre malattie e il rischio delle complicanze rappresentano una routine faticosa e stressante che può condurre spesso a sintomi depressivi, ansia e disturbi del comportamento alimentare, che tuttavia è possibile superare». Insomma, è importante pensare positivo e basarsi sui progressi della scienza e della conoscenza. A raccontare come spesso ci si complica la vita e la malattia diabetica, mentre è possibile semplificarla ed evitarne le gravi complicanze, ci pensa la campagna promossa da Novo Nordisk "Non complicarti il diabete!", che si propone di rimettere al centro dell’attenzione la gestione del diabete e i nuovi trattamenti che stanno cambiando il paradigma di cura e la vita dei pazienti. Il sito web omonimo offre consigli e suggerimenti su corretta alimentazione, attività fisica, benessere psicologico, aderenza alla terapia; a breve verrà lanciata una miniserie web proprio per offrire informazioni ulteriori con "fiction" dedicate.

Federico Mereta
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