"Non ho detto che il governo ha deciso di prorogare lo stato d'emergenza ma che è un tema che dobbiamo affrontare e sarà una decisione collegiale del governo nel debito confronto con il Parlamento. Ho semplicemente anticipato una proposta che valuteremo tutti insieme". Questa è la precisazione arrivata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in merito all'ipotesi di prolungare ufficialmente l'allerta coronavirus a livello nazionale, con tutto quello che ne consegue, fino al 31 dicembre prossimo.

"Prorogare lo stato d'emergenza non vorrebbe dire che noi riteniamo che la curva epidemiologica ci sta sfuggendo dal controllo: significherebbe semplicemente che

ci consentirebbero le minime misure che stiamo adottando per controllare" l'epidemia.

Con la proroga infatti il governo potrebbe adottare misure di contenimento - al bisogno - o di supporto alla popolazione in maniera più "snella" dal punto di vista delle procedure. E le regole e le misure già prese, a cominciare dallo smart working, potrebbero essere più facilmente prolungate.

"Non c'è dubbio che discussioni del genere devono essere portate all'attenzione del Parlamento, ma come sempre è stato fatto. Ma così sarà", ha concluso Conte.

Ma l'ipotesi ha già scatenato reazioni. A cominciare da quelle del centrodestra. "Gli italiani - dice il segretario della Lega Matteo Salvini - meritano fiducia e rispetto. Con tutte le attenzioni possibili, la libertà non si cancella per decreto".

Sulla stessa lunghezza d'onda la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Non mi pare che ci siano i presupposti per prorogare fino alla fine dell'anno lo stato emergenza, che è uno strumento del quale il governo dispone per fare un po' quello che vuole, accelerando dei passaggi che altrimenti avrebbero bisogno di maggiori contrappesi".

(Unioneonline/l.f.)

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