Lo stupro di Piacenza e un post di Giorgia Meloni sulle “devianze giovanili” infiammano la campagna elettorale, radicalizzandola in uno scontro all’arma bianca tra la leader di Fdi ed Enrico Letta.

Meloni ha pubblicato il video amatoriale dello stupro subito da una donna ucraina all’alba di domenica da un richiedente asilo originario della Guinea. Un filmato in cui i volti sono coperti ma si sentono chiaramente le urla della vittima

“Faccio un appello a tutti perché tutti stiamo dentro i limiti della dignità e della decenza. Il video postato da Giorgia Meloni su uno stupro è un video indecente e indecoroso”, ha detto Enrico Letta. Così la donna sta subendo una “seconda violenza”, ha rimarcato Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza.

Di “mistificazioni” e “attacchi scomposti” parla Fratelli d’Italia. E Meloni rincara: “La lesione della dignità non è la condanna di uno stupro, è lo stupro. Il video era oscurato in modo da non far riconoscere la vittima. Il punto è che la sicurezza è fuori controllo, anche grazie alle surreali politiche di immigrazione”.

Fatto sta che il video della Meloni è stato rimosso da Faceboo, Twitter e Instagram. E il Garante della Privacy ha aperto un’istruttoria, anche la Procura di Piacenza indaga sulla diffusione del filmato, “trattandosi di un fatto astrattamente riconducibile ad ipotesi di reato”.

LE DEVIANZE GIOVANILI

Altro scontro su un post di Giorgia Meloni, che proponeva la promozione dello sport per contrastare le “devianze giovanili”. Ovvero, “droga, alcolismo, tabagismo, ludopatia, autolesionismo, babygang, hikikomori, anoressia, obesità”.

“Concetto da ventennio”, attacca Laura Boldrini, “Viva le devianze”, rincara Letta. E Meloni è costretta a rimuovere il post dopo le polemiche, “ma non basta” secondo il dem Filippo Sensi, “servono le scuse a chi è stato insultato e considerato deviante perché obeso o anoressico”.

Calenda attacca sia Meloni che Letta: “Definire deviante una persona con patologie dell’alimentazione è da ignoranti pericolosi. Enrico Letta che risponde viva le devianze è livello quarta elementare. Così questa campagna sta degenerando nel ridicolo”.

(Unioneonline/L)

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