Bloccato mentre stava violentando una donna in strada dalle volanti della Questura, che lo hanno tratto in arresto.

È successo all’alba a Piacenza, protagonista un 27enne richiedente asilo della Guinea, ora in carcere per violenza sessuale. La vittima è una donna ucraina di 55 anni, ricoverata in stato choc: intorno alle 6 stava passeggiando da sola nel centro storico della città quando il giovane l’ha aggredita e gettata a terra sul marciapiede prima di iniziare a violentarla.

Un residente ha udito le grida d’aiuto della donna e ha chiamato la Polizia, giunta subito sul posto.

Un episodio che, come era prevedibile, accende la campagna elettorale in tema sicurezza e migranti. Matteo Salvini si tuffa a capofitto, annunciando che sarò presto a Piacenza “per confermare l’impegno della Lega per la sicurezza, 10mila poliziotti e carabinieri in più e blocco degli sbarchi clandestini”.

“Raccapricciante – replica la dem Valeria Valente – il tentativo di strumentalizzare anche la violenza sulle donne a fini elettorali. A Piacenza è accaduto un fatto gravissimo, un richiedente asilo originario della Guinea ha tentato di stuprare una ragazza ucraina, è stato fermato dai passanti e poi dalle forze dell'ordine. Tuttavia la destra sa bene che la violenza contro le donne non c'entra con l'inesistente invasione dei migranti, cavallo di battaglia di un Matteo Salvini a corto di idee”.

Anche Katia Tarasconi, neoeletta prima cittadina di Piacenza, esprimendo solidarietà alla vittima, ha chiesto di non strumentalizzare la vicenda: “Non è colpa di chi si impegna nell’accoglienza e l’integrazione se un richiedente asilo commette un crimine, la colpa è del richiedente asilo”.

Giorgia Meloni ha invece pubblicato un video della violenza, ripresa dal balcone: “Non si può rimanere in silenzio. Un abbraccio a questa donna, alla quale la nostra società non ha saputo garantire la sicurezza di cui aveva diritto. A nome delle istituzioni italiane le chiedo scusa”, ha scritto, attirandosi numerose critiche.

“Faccio un appello a tutti perché tutti stiamo dentro i limiti della dignità e della decenza. Il video postato da Giorgia Meloni su uno stupro è un video indecente e indecoroso”, ha detto Enrico Letta.

“Denunciare uno stupro è un atto dovuto. Mostrarlo per fini di campagna elettorale è un atto immorale e irrispettoso in primo luogo per la donna che lo ha subito, che certamente non vorrebbe essere esposta sui social in questo modo. Giorgia Meloni⁩ vergognati”, ha rincarato Carlo Calenda.

(Unioneonline/L)

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