Dopo la famosa influenza del 2009 si era iniziato a notare, sempre più spesso, soprattutto da parte delle mamme, l’utilizzo di flaconi e prodotti portatili per l’igiene delle mani.

Al posto delle solite salviette, poco incisive nella lotta contro i batteri, si erano diffusi prodotti igienizzanti, presidi medico-chirurgici e cosmetici a base di alcol.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia per questi prodotti una percentuale di alcol dell'80% anche se l’efficacia si manifesta già con un valore superiore al 60%.

Su questo aspetto della vita quotidiana, elemento importante per la prevenzione in ambito sanitario, ha lavorato il deputato Eugenio Zoffili, coordinatore regionale della Lega e Presidente del Comitato Bicamerale Schengen, Europol e immigrazione, depositando alla Camera una proposta di legge sull’argomento.

"Ai meno attenti può sembrare una banalità – spiega il leader del Carroccio nell’Isola – invece la difesa dell'igiene a volte può salvare delle vite. Penso agli ospedali dove spesso le persone ricoverate possono correre il rischio di contagi pericolosi per la propria salute, soprattutto nei casi di maggiore fragilità, anziani innanzitutto, ma non solo. Esiste già fortunatamente un elevato e diffuso standard di sicurezza in questo senso nella sanità del nostro Paese – prosegue Zoffili – ma manca ancora una legge nazionale che certifichi l'obbligo di installare i dispensatori igienici nei luoghi più sensibili: ospedali pubblici e privati, strutture sanitarie, scuole e università. Per questo ho depositato una proposta di legge da sottoporre all'esame del Parlamento, in cui non solo venga affermato il principio giuridico, ma si entri anche nel merito di quello che può sembrare un profilo tecnico, eppure è dirimente, ossia l'utilizzo di gel igienizzanti con concentrazione di alcool almeno all' 80%, gli unici in grado di abbattere sensibilmente gli agenti patogeni con cui normalmente le persone vengono a contatto durante la giornata. Una misura importante – chiude il Presidente dell’organismo parlamentare che si occupa anche di immigrazione e mobilità – che sono sicuro aiuterà concretamente il diffondersi di quella cultura della salute che si fonda sulla prevenzione, sulle buone abitudini, con riverberi positivi in molti altri aspetti della vita sociale".

L.P.
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