Salvini: "Via i clandestini"Il Viminale frena sui rimpatri
"Per i clandestini è finita la pacchia".
Al primo appuntamento pubblico come ministro dell'Interno, a Vicenza per appoggiare il candidato sindaco Francesco Rucco, Matteo Salvini torna a sfoderare toni e affermazioni da campagna elettorale. "Devono fare le valigie, con calma, ma se ne devono andare".
E, sulle Ong, "stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vice scafista deve attraccare nei porti italiani".
Eppure, in una riunione del Viminale di poche ore prima, gli alti funzionari del ministero dell'Interno gli avevano spiegato chiaramente che i rimpatri di massa non sono possibili.
Oltre a essere molto costosi, circa 5.800 euro a espulsione, spesso non hanno successo perché non ci sono gli accordi di rimpatrio con i Paesi coinvolti. E anche il divieto di attracco non è plausibile, perché il regolamento sulle Ong è stato approvato in sede europea.
E in effetti, nella parata del 2 giugno, quindi in una sede più istituzionale, i toni del neoministro erano stati molto più concilianti: "Voglio migliorare gli accordi con i Paesi da cui arrivano migliaia di disperati per il bene nostro e loro - aveva detto -. In Italia non possiamo permetterci né per loro né per noi di continuare a mantenere alcune centinaia di migliaia".
"Dobbiamo andare in Tunisia, da dove parte la maggior parte di chi sbarca, in Marocco, in Egitto, in Libia anche se la situazione è complicata, a concordare che le partenze devono diminuire nell'interesse di tutti. Dobbiamo aiutare, anche economicamente questi Paesi, in modo che crescano le aziende, si aiutino le famiglie, e non partano più barconi".
Una doppia identità, quella di ministro in sede istituzionale e di segretario della Lega nei comizi, che sono in tanti a dire che non può funzionare.
Oggi intanto, dopo la mattinata a Catania, Salvini sarà al porto di Pozzallo, dove c'è un hotspot per accogliere i migranti salvati dalle acque del Mediterraneo e dove, nelle ultime ore, ne sono arrivati moltissimi, complici anche le condizioni meteo favorevoli.
E martedì il primo appuntamento con l'Europa da ministro, al vertice degli omologhi europei.
(Unioneonline/D)