Il Senato ha votato la fiducia su tutti gli articoli del Rosatellum Bis. A sostenere la legge elettorale sono Partito Democratico, Forza Italia, Lega e Alternativa Popolare. Domani, 26 ottobre, si ricomincia alle 9.30 con le dichiarazioni e il voto finale.

In mattinata l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto nella discussione definendo "singolare e sommamente improprio il far pesare sul presidente del Consiglio la responsabilità di una fiducia che garantisse l'intangibilità della proposta in quanto condivisa da un gran numero di partiti. Ma si può far valere l'indubbia esigenza di una capacità di decisione rapida da parte del Parlamento fino a comprimerne drasticamente ruolo e diritti sia dell'istituzione sia dei singoli deputati e senatori? L'interrogativo è sorto nelle ultime settimane con la posizione di fiducia su parti sostanziali del testo prima che si aprisse in aula alla Camera il confronto sugli emendamenti all'art.1", ha detto.

Nonostante Napolitano avesse annunciato che avrebbe votato la fiducia al governo "per salvaguardare la stabilità" non ha partecipato al primo voto.

LE PROTESTE - Mentre dentro si vota, fuori si protesta: protagonisti esponenti del M5S e dei partiti a sinistra del Pd, oltre a normali cittadini, che chiedono a Sergio Mattarella di non firmare la legge.

I senatori del Movimento 5 Stelle si sono bendati gli occhi, mentre alcuni esponenti di Sinistra Italiana hanno urlato "Vergogna" dai banchi dell'Aula.

In serata Mdp ha annunciato la sua uscita dalla maggioranza: i capigruppo dei bersaniani sono saliti al Quirinale per informare Mattarella della decisione che arriva dopo settimane di tensioni con il governo guidato da Paolo Gentiloni.

(Redazione Online/F)

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