Slitta a martedì, alle 16, il via libera al testo unico sugli Enti locali che cambia radicalmente la geografia politica della Sardegna, portando a sei le Province e a due le Città metropolitane.

Salta quindi l'appuntamento con l'Aula fissato per questo pomeriggio.

La maggioranza non riesce a raggiungere un accordo su una delle questioni all'origine dello stallo, e cioè la richiesta di Fratelli d'Italia che sia il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu a traghettare la Città Metropolitana da 17 a 71 Comuni.

Pressioni affinché l'attuale sindaco metropolitano non sia commissariato arrivano anche da Roma: la leader Giorgia Meloni non intenderebbe per nessun motivo fare un passo in dietro, a maggior ragione perché Truzzu è il sindaco metropolitano più importante nel suo partito, nonché vicepresidente nazionale dell'Anci con delega in materia di Trasporto pubblico locale e traffico urbano.

Il gruppo consiliare ha presentato un emendamento ad hoc per scongiurare il commissariamento ma ad opporsi è il gruppo Udc capitanato dal decano dell'Assemblea Giorgio Oppi. I centristi, infatti, non hanno dimenticato di essere rimasti fuori dalla Giunta comunale formata da Truzzu al momento della sua elezione.

Allora l'Udc aveva tre consiglieri regionali, oggi è arrivata ad averne sette e reclama con forza un secondo assessorato di peso. Peraltro, una volta approvata la legge che porta a sei le Province e a due le Città metropolitane, si aprirà la partita della spartizione dei posti di commissario dei nuovi enti intermedi. E quello più appetibile resta la guida della Città Metropolitana di Cagliari.

(Unioneonline/F)
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