Non c'è accordo nel Pd sardo sul nome del "segretario traghettatore" che dovrà far uscire il partito dalle secche delle contrapposizioni interne.

Al Mistral 2 di Oristano la mancanza del numero legale in assemblea ha costretto il Pd al rinvio di un mese (prossima riunione il 5 settembre) dell'assise per la scelta del leader.

La convergenza di fatto della ex minoranza (renziani della prima ora, ex bersaniani e soriani) sul nome di Piero Comandini come "segretario ponte", non ha trovato il consenso della corrente di Cabras e Fadda, e così il rinvio è stato inevitabile.

Nel dibattito è intervenuto l'ex segretario Renato Soru, che non ha risparmiato critiche agli avversari interni e si è scagliato contro quella che ha definito "la bulimia di potere": "siamo bloccati in questa situazione di stallo - ha detto ancora Soru - da quattro cariatidi".
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