"Dare una ‘dote’ ai 18enni, finanziata con una tassa di successione per i patrimoni plurimilionari”.

È la proposta del segretario del Partito Democratico Enrico Letta, che ha lanciato l’idea sottolineando come sia “giusto che uno che ha un patrimonio così lasci qualcosa alla società: se viene ridato ai giovani attanagliati dalla precarietà questo è il senso di generazioni che si aiutano". 

Letta, ai microfoni del Tg2, ha anche parlato della possibile alleanza del Pd, in vista del voto del 25 settembre, con Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi. "Del tema discuteremo in questi giorni - le sue parole – abbiamo qualche giorno di tempo davanti, io non sono uno di quelli che vuole perdere tempo, però dobbiamo andare di fronte a 60 milioni di italiani".

"Dobbiamo essere convincenti – ha aggiunto - io non metto veti nei confronti di nessuno, discutiamo con tutti, non dico serenamente perché in questo momento non tornerebbe simpatico, ma discutiamo con tutti approfonditamente e nel modo giusto".

Quanto a nuovi patti col M5S, però, Letta chiude: “Confermo quello che abbiamo già deciso formalmente. Noi non avremo rapporti politico-elettorali in questa campagna elettorale con le forze politiche protagoniste di quell'atto di irresponsabilità del 20 luglio, in cui il governo è stato fatto cadere da tre pilastri che lo sostenevano. E il M5S è fra questi".

(Unioneonline/l.f.)

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