A Manila Salvati «auguriamo un buon lavoro, certi che, come consigliere comunale, troverà maggiore soddisfazione in maggioranza, condividendone l'attività politica ed il modus operandi».

Lo scrivono Annalisa Gulino e Alberto Mureddu, rimasti a far parte del gruppo di opposizione “Progetto Isole” dopo l’abbandono della Salvati, «uscita dal gruppo su nostra richiesta»; cosa peraltro già ammessa dalla Salvati, nell’ultimo Consiglio comunale, quando annunciò la sua uscita dal gruppo in seno al quale era stata eletta, rispetto al quale aveva ultimamente votato in maniera difforme, con la motivazione, resa sempre in Consiglio, di preferire la politica «del fare» a quella del «sempre contestare».

A ciò, Gulino e Mureddu ribattono affermando che il ruolo del consigliere comunale di opposizione, è «scomodo ma doveroso, garante della democrazia: la critica dell’indirizzo politico di chi governa ed il controllo sull’operato della maggioranza. La nostra è sempre stata una critica derivante da una diversa visione politica e da un diverso pensiero rispetto alle modalità di amministrare il paese, nulla di preconcetto o tendenzioso», scrivono, tanto che «abbiamo condiviso con la maggioranza alcuni temi comuni per il bene della nostra comunità».

Del resto, scrivono ancora, «il controllo dell'attività politico amministrativa è fondamentale per il buon andamento dell'operato dell'amministrazione, se vogliamo, anche un contributo in più nella verifica del rispetto delle norme amministrative».

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