Il governo giallorosso deve ancora nascere, e il centrodestra già si spacca sul come condurre la futura opposizione.

La prima frattura tra i leader si consuma sulla piazza, invocata da Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che annunciano due manifestazioni distinte (il giorno del giuramento a Montecitorio la leader di Fdi, il 19 ottobre il leghista) contro il nascente governo, mentre Forza Italia non ci sta.

Altra spaccatura sulla partecipazione alle consultazioni del premier incaricato Giuseppe Conte.

Salvini e Meloni danno buca (per la Lega parteciperanno i sottosegretari uscenti Durigon e Borgonzoni, per Fdi i capigruppo), c'è invece Silvio Berlusconi nella delegazione di Forza Italia. Tra gli azzurri, oltre ai capigruppo Gelmini e Bernini e al Cav, c'è il numero due Antonio Tajani, a conferma del fatto che FI si smarca dagli alleati: "Siamo all'opposizione, ma siamo per la democrazia parlamentare e rispettiamo le istituzioni. Se il premier incaricato ci chiede di incontrarci, ci andiamo e spieghiamo le ragioni del nostro dissenso. Andare alle consultazioni non significa essere conniventi con Conte", spiega Tajani.

Una vera e propria presa di distanza dagli alleati, anche sulla piazza:" Ognuno fa le sue scelte...".

E a rimarcare ulteriormente le differenze interviene Brunetta, durissimo contro Salvini: "Il primo ribaltone lo ha fatto lui il 4 marzo andando con i 5 Stelle. Poi ha spiazzato tutti con un altro ribaltone, provocando la crisi, e ora che M5S e Pd provano a fare un governo con le stesse modalità invoca la piazza? Ma per fare cosa? Mi sembra di stare a 'Scherzi a parte'".

(Unioneonline/L)
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