Non c'è traccia di arroganza, non c'è voglia di rivincita dopo anni di lotte minoritarie.

Solo l'amore per una patria comune e per un popolo, tutto intero.

Quello della Corsica. I nazionalisti di Gilles Simeoni si impadroniscono del potere dell'Assemblea isolana mostrando una mano tesa e un sorriso amichevole.

Le parole del leader della coalizione indipendentista "Pe' a Corsica", nella seduta inaugurale dell'Assemblea ad Ajaccio, hanno qualcosa di diverso dalla solita promessa effimera dei vincitori.

Simeoni parla subito dopo che l'Assemblea lo ha eletto presidente del consiglio esecutivo, equivalente al presidente della Giunta regionale sarda.

Al vertice dell'Assemblea va un altro big del nazionalismo corso, Jean-Guy Talamoni.

A celebrare la vittoria di Pe' a Corsica, tra il pubblico dell'Assemblea e poi dal terrazzo presidenziale insieme a Simeoni, anche una delegazione del Partito dei sardi: il segretario Franciscu Sedda, il consigliere regionale Pier Mario Manca e anche Modesto Fenu, ex consigliere del Movimento zona franca.
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