"Il premier lo nomina il Colle, quindi Mattarella, poi è chiaro che uno che ha già fatto il presidente del Consiglio come Gentiloni può giocarsi le sue carte anche in futuro". Così Matteo Renzi apre, nel corso di un'intervista nella trasmissione di Lucia Annunziata, alla possibilità di un Gentiloni bis. Eventualità gradita anche a molti esponenti dem dell'attuale governo.

Una domenica intensa per il segretario Pd, che prima di andare nel salotto della Annunziata ha lanciato un appello ai cattolici intervenendo al Teatro Massimo di Roma davanti a una platea gremita.

"Voglio dire alle donne e agli uomini del mondo cattolico italiano di riflettere bene su cosa avverrà" dopo il 4 marzo, "faccio un appello alle persone che vivono le parrocchie e la realtà associativa: siamo al bivio, il centrodestra non è a trazione moderata".

Così Renzi, dopo aver ricordato i punti di discussione e frizione avuti col mondo cattolico su leggi "che rifarei", ovvero unioni civili e il biotestamento, "discussione che probabilmente porterà ad una frattura", chiede il voto cattolico.

Lo fa agitando lo spauracchio della Lega e di un centrodestra che "non è moderato".

M5S - "Non prendiamo lezioni da questi truffatori del Movimento 5 Stelle: ci dicono che siamo il partito dei petrolieri e poi vengono beccati a photoshoppare i bonifici come truffatori da tre soldi, ci dicono che siamo il partito dei massoni e hanno più massoni loro, sono il partito degli ex onesti". Di Maio? "Non vi arrabbiate per lui, non ne vale la pena, sta ancora lì a contare gli scontrini". E sulle restituzioni: "Noi abbiamo abolito il finanziamento pubblico, quindi se facciamo gara a chi ha restituito più soldi finisce 6-0, 6-0 per noi", puntualizzando che "la mia indennità da presidente del Consiglio è la metà di quello che prendeva Di Maio".

E poi, sulla vicenda De Falco: "Se c'è qualche candidato che mette le mani addosso alla moglie o alla figlia, tutti insieme si dica no. Sulla violenza non si scherza, non possiamo rischiare di avere i nostri rappresentanti a quel livello lì".

Per quanto riguarda le dimissioni di De Luca junior, l'ex premier ne ha parlato dopo in tv, alla trasmissione di Lucia Annunziata: "Gesto personale fatto con grande serietà e rispetto, penso e spero che querelerà Di Maio per avergli dato dell'assassino".

MIGRANTI - "Non prendiamo lezioni di sicurezza da chi vorrebbe espellere 600mila clandestini dopo averne sanati 640mila con la Bossi-Fini". Poi, sul trattato di Dublino che stabiliva che i migranti soccorsi in mare andassero portati in Italia: "Ho visto Berlusconi affermare in tv che quel trattato è scellerato. Sono d'accordo, è sbagliato, il problema è che lo ha firmato Berlusconi. E se qualcuno viene in campagna elettorale viene a chiedermi l'abiura perché abbiamo salvato migliaia di vite umane, non lo farò mai".

(Unioneonline/L)
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