T abelle. Percentuali. Ipotesi. E ostacoli. Il tifoso del Cagliari si trascina dietro la valigia degli imprevisti, quando arriva la primavera. Soffrirà anche quest’anno, dopo la prestazione di La Spezia il caro tifoso ne ha avuto la conferma. Il Cagliari è lì dove dovrebbe essere, in un’area recintata da dove uscire è quasi impossibile: sarebbe servita un’impresa al “Picco”, contro una squadra non certo da Champions ma con la bava alla bocca, che ha fatto poche cose e le ha fatte bene, rigore a parte. Non è accaduto, perché il progetto Mazzarri ora lo hanno capito tutti.

Perché quelle vittorie, condite da una condizione esaltante, hanno fatto scattare l’allarme in Serie A. Il primo a capirlo (bene) è stato Sarri e a ruota il vispo Motta, seppure con un materiale umano decisamente differente.

Tabelle, percentuali, ipotesi. Oggi il Cagliari sarebbe “salvo”, ma la strada è ancora piena di dossi, curve, ostacoli non previsti. La squadra rossoblù dovrà ricevere Milan, Juventus, Sassuolo, Verona e Inter, andando a giocare negli stadi di Udinese, Genoa, Salernitana e Venezia. In sintesi, lo scudetto passerà per la Unipol Domus, la lotta per non retrocedere sarà un tour del brivido. Con un post scriptum grande come una casa: Udinese, Venezia e Salernitana hanno una classifica provvisoria, perché devono giocare i loro recuperi. Un mini-torneo, imprevedibile e scivoloso. E a proposito di tabelle e percentuali, il tifoso le può riporre nel cassetto, perché la Serie A sta correndo il rischio concreto di far giocare un paio di recuperi a giochi fatti, fra due mesi, un’incredibile ipotesi che la società di Giulini deve scongiurare in qualsiasi modo.

Il vero Cagliari non poteva essere quello impresentabile di fine 2021, né il complesso incontenibile di questa prima parte di 2022. Mazzarri e la società hanno ricostruito con pazienza una squadra che sbandava pericolosamente, adesso – con le maniche rimboccate – il lavoro deve essere portato a termine. Vietato concedersi pause come quelle di sabato pomeriggio, perché la Serie A non ti aspetta.

© Riproduzione riservata