G razie all’impegno profuso dal sindaco Luca Pilia, da qualche giorno finalmente – è proprio il caso di dirlo - un grande pannello illustrativo posto all’ingresso del sito racconta a visitatori e turisti il senso astronomico dei nuraghes della valle di Isili e del magnifico nuraghe Is Paras in particolare: «La più vasta e armonica delle thòloi sarde che ripete da vicino il respiro ampio delle fastose e splendide thòloi achee peloponnesiache della seconda meta del II millennio a.C.», secondo le parole giustamente altisonanti del maestro dell’archeologia sarda, Giovanni Lilliu.

È noto infatti da decenni come l’Isola sia costellata di monumenti e di sistemi di monumenti dal chiarissimo significato astronomico, e il pannello installato a Isili (il primo di questo genere) arriva a colmare una lacuna culturale e scientifica divenuta insostenibile dopo la pubblicazione di svariati studi su questo tema in prestigiose riviste scientifiche internazionali.

La sua installazione avviene ad oltre trent’anni dagli studi che hanno rivelato come la disposizione dei nuraghes di Isili racchiuda inequivocabili e raffinati allineamenti solari e lunari (tecnicamente “solstiziali” e “lunistiziali”). Questa tesi venne illustrata per la prima volta dall’archeoastronomo isilese Mauro Zedda in un suo libro del 1992 e riproposta in pubblicazioni successive, fino alle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. Tale è lo stupore che il sistema dei nuraghes di Isili ha suscitato negli studiosi di tutto il mondo da aver portato la Société Européenne pour l'Astronomie dans la Culture (SEAC) ad organizzare proprio ad Isili il suo simposio annuale del 2005 che vide la partecipazione dei più importanti studiosi dl mondo.

I rilievi di Zedda misero in luce un ulteriore fatto interessantissimo, ovvero come il rapporto tra la base e l’altezza della cupola del nuraghe Is Paras congeli una chiara e raffinata geometria astronomica solare. Vediamo perché. La linea passante tra il foro apicale (cioè l’apertura della cupola) e la circonferenza di base della cupola stessa, forma infatti un angolo di 16° circa rispetto alla verticale. Questo angolo identico all’angolo compreso tra la verticale e il punto che Il sole raggiunge al solstizio d’estate quando attraversa il meridiano alla latitudine di Isili. A mezzogiorno del solstizio d’estate (e solo in quel periodo), cioè, il fascio di luce del sole che penetra dall’apertura della cupola, si infrange con assoluta precisione alla base della cupola, il cui piano di calpestio è quello originario.

Questo studio di Mauro Zedda fu ripreso da alcuni dei massimi studiosi mondiali di archeoastronomia, tra cui Michael Hoskin (professore emerito di storia della scienza all’Università di Cambridge) e Juan Antonio Belmonte (presidente della dell’Instituto de Astrofisica de Canaries) in un loro trattato in lingua spagnola del 2002. Il sistema dei nuraghes di Isili e la stupenda cupola dell’Is Paras sono oggetto di un’ampia riflessione del professor Clive Ruggles docente emerito dell’Università di Leicester, in un recente e monumentale trattato che può essere considerata la bibbia dell’archeoastronomia mondiale.

Oggi un cartello esplicativo racconta la meraviglia di un sistema di monumenti unico al mondo che congela il moto del sole e della luna e Isili può essere considerata a ragione uno dei siti più importanti dal punto di vista archeoastronomico. Venerdì 21 alle ore 12 verrà inaugurata l’innovativa cartellonistica, alla presenza del Professor Franco Laner, architetto, docente universitario e studioso da decenni delle costruzioni nuragiche e del loro simbolismo. Le inferenze scientifiche e le potenzialità culturali e turistiche sono immense.

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