I n bilico tra Santi e falsi Dei. Tra tutti i miei vorrei . Il Cagliari si appresta a iniziare la terza settimana di preparazione, ma del nuovo progetto firmato Di Francesco c'è giusto una bozza che prova a trovare sfogo sul campo. Come se ancora non ci fosse stato il passaggio di consegne tra la stagione appena conclusa e quella che dovrebbe iniziare il 19 settembre (o il weekend successivo se tra oggi e domani Figc e Lega dovessero recepire le richieste di alcuni grandi club).

La stessa presenza a tempo di Nainggolan in ritiro ad Asseminello, sino a sabato scorso, ha alimentato questa fase di transizione. E ora che il Ninja è tornato all'Inter ed è di nuovo un obiettivo (di più, un chiodo fisso) l'ultimo step che precede il via ufficiale può sbloccarsi.

Di pazienza, insomma, ne dovrà avere parecchia il nuovo allenatore che - tra coronavirus, le dinamiche di un mercato più lento e contorto che mai, i paletti del protocollo, i primi infortuni e i tanti esuberi - fatica chiaramente a trovare l'undici di riferimento e a dare subito un'impronta forte. Il prezzo da pagare - ma è un mal comune in Serie A - dopo un campionato estenuante e surreale per tempi e modi.

Questa potrebbe essere, però, una settimana cruciale per il Cagliari tra l'incontro con l'Inter per Nainggolan, gli arrivi di Marin e Sottil, l'affare Czyborra, magari un colpo a sorpresa o l'atteso difensore centrale e il probabile rientro dei giocatori dalla quarantena. Ma anche la tre-giorni di Aritzo e il calendario con il nome, quindi, del primo avversario. Avanti adagio. Avanti tutta.
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