Nuovi raid con bombe al fosforo, missili e attacchi di terra da Kharkiv a Mariupol, spari sui civili in fila per gli aiuti umanitari. Tra ripetute accuse di crimini contro l'umanità, l'offensiva russa in Ucraina – giunta ormai al 29esimo giorno - continua senza sosta.

Ma nonostante i raid e i bombardamenti sui civili, i progressi sul terreno di Mosca appaiono sempre più lenti. Il Cremlino insiste nel ripetere che "l'operazione militare speciale sta andando avanti secondo i piani", ma gli ucraini evidenziano ora un cambio di strategia: una "fase di guerra di logoramento", l'ha definita Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. Una nuova impostazione che, per Kiev, è il risultato dell'effetto combinato prodotto dalle ingenti perdite sul campo - 15.600 i soldati di Mosca rimasti uccisi, secondo l'ultimo bilancio ucraino - e delle difficoltà a prendere il controllo dei centri strategici.

Per questo da Mosca sono in arrivo rinforzi militari in Crimea e Bielorussia, per occupare interamente nel regioni del Donbass e circondare Kiev. L'obiettivo, secondo lo Stato maggiore ucraino, sarebbe quello di esaurire l'offensiva entro il 9 maggio, la giornata in cui la Russia commemora la vittoria sulla Germania nazista con una grande parata militare sulla Piazza Rossa.

Ma la resistenza ucraina mette a segno nuovi colpi, giorno dopo giorno: un raid missilistico ha distrutto una delle più grandi navi d'assalto anfibie della flotta russa, la Orsk, ormeggiata nel porto occupato di Berdyansk, sul mar d'Azov. Il bombardamento ha interrotto importanti rifornimenti militari per l'assedio di Mariupol, colpendo anche altre due navi nemiche.

I combattimenti si fanno sempre più feroci: l'uso di armi al fosforo è stato denunciato stavolta nella regione di Lugansk. A Kharkiv sei civili sono rimasti uccisi e 15 feriti mentre erano in attesa di ricevere aiuti nella città martoriata, dove i beni di prima necessità scarseggiano, come del resto acqua, gas ed elettricità. Il centro è stato attaccato con missili da crociera lanciati dal mar Nero, 44 raid in 24 ore.

E in un Paese sempre più disseminato di armi, si rischia di morire anche lontano dagli scontri. Come nel villaggio di Obilne, vicino a Zaporizhzhia, dove tre ragazzini di 15, 13 e 12 anni sono rimasti gravemente feriti dall'esplosione di una mina che credevano un giocattolo.

Secondo il bilancio dell'Onu, in un mese di guerra è stata superata la soglia di mille civili uccisi. E cresce la preoccupazione, rilanciata oggi dal vertice Nato, sul possibile utilizzo di armi chimiche, biologiche o nucleari da parte dei russi.

Altra notizia del giorno, il primo vero scambio di prigionieri di guerra ordinato da Zelensky: 10 per parte, oltre a 11 marinai civili salvati dopo l'affondamento di una nave russa vicino a Odessa che sono stati liberati al posto di 19 omologhi ucraini della nave di soccorso Sapphire.

L’Onu oggi ha approvato una risoluzione in cui si chiede uno stop alle ostilità: hanno votato contro Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea e Corea del Nord, mentre 38 Paesi – tra cui la Cina – si sono astenuti. 140 i voti favorevoli, uno in meno rispetto al documento approvato lo scorso 2 marzo.

Oggi è arrivata anche la risposta europea alla decisione di Putin di farsi pagare il gas in rubli. “E’ una violazione contrattuale”, ha detto Draghi, mentre il cancelliere tedesco Scholz ha rimarcato: “Abbiamo esaminato la questione, per il gas esistono contratti fissi che specificano che i pagamenti devono essere effettuati in euro o dollari, questo è quello che conta”.

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La giornata di ora in ora:

Spari sul treno che evacua i civili da Kiev

I russi hanno sparato contro il treno di evacuazione dei civili in uscita da Kiev e diretto a Ivano-Frankivsk, nell'ovest del Paese. Lo ha denunciato l'azienda ferroviaria ucraina, come riferisce Ukrainska Pravda. "Il treno è stato preso di mira vicino a Vasilkov vicino a Kiev e i finestrini in tre carrozze sono stati distrutti", ha reso noto il presidente dell'azienda Ukrzaliznytsia, Oleksandr Kamyshin, specificando che non ci sono stati feriti.

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Stoltenberg: “Putin vuole meno Nato? Sta ottenendo il contrario”

"Il mio messaggio è che se Putin vuole meno Nato, ha ottenuto il risultato opposto, perché sta ottenendo più Nato ai suoi confini". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un'intervista al Tg2. "Se Putin cerca di dividerci, otterrà il contrario. Vedremo una Nato più unita e più forte di quella che abbiamo visto per molti anni", ha aggiunto Stoltenberg.

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Usa: “Putin alle strette pronto a usare armi chimiche e nucleari”

L'amministrazione Biden è sempre più preoccupata dalla possibilità che Vladimir Putin possa diventare ancora più violento, fra le truppe russe impantanante in Ucraina e le sanzioni imposte che iniziano a mordere. Lo affermano alcuni funzionari americani citati dall'agenzia Bloomberg, secondo i quali la tendenza di Putin è quella di intensificare gli attacchi invece di tirarsi indietro quando si sente messo alle strette. Fra le opzioni a disposizione di Putin per inasprire l'offensiva ci potrebbero essere, aggiungono i funzionari, l'uso di armi chimiche e armi nucleari tattiche.

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Anche G7 mette in guardia contro l’uso di armi chimiche e nucleari

Il G7 "mette in guardia contro ogni minaccia sull'uso di armi chimiche, biologiche e nucleari". Lo afferma il G7 nel comunicato congiunto al termine della riunione. "Richiamiamo la Russia agli obblighi dei trattati internazionali di cui è firmataria".

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Di Maio: “L’Ue aiuti i Paesi membri a sostenere l’impatto della guerra”

"Come Italia spingiamo affinché l'Ue sostenga i Paesi membri per sostenere gli effetti della guerra di Putin". Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

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Biden: “Risponderemo all'uso di armi chimiche da parte di Mosca”

"Risponderemo all'uso di armi chimiche da parte di Mosca, la Nato risponderà". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden al termine del vertice di Bruxelles: "L'emergenza cibo sarà reale, il prezzo delle sanzioni non lo paga solo la Russia ma anche i nostri alleati europei”.

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“Gas in rubli? Contratti prevedono solo euro o dollari”

"Abbiamo esaminato" la questione e per il gas esistono "contratti fissi" che specificano che i pagamenti devono essere effettuati in euro o in dollari. "Questo è quello che conta". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz al termine del G7 rispondendo a una domanda sulla pretesa di Mosca di ricevere pagamenti del gas russo in rubli.

Anche Mario Draghi parla senza mezzi termini di una “violazione contrattuale”.

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Draghi: “No fly zone impossibile, Cina contribuisca alla pace”

Non c'è stata "nessuna condanna per la Cina, anzi la speranza che contribuisca al processo di pace". Lo ha detto il premier Mario Draghi in un punto stampa a Bruxelles, aggiungendo che "non è possibile coinvolgere nè Nato nè Ue nella garanzia di una no fly zone".

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Ore 17.15 – G7: “Impedire ogni transazione con la Banca centrale russa”

I leader del G7 hanno concordato di impedire ogni transazione con la Banca centrale russa. Lo riferisce un alto funzionario americano anticipando i contenuti del documento finale del vertice.

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Risoluzione Onu, Cina si astiene

I cinque paesi che hanno votato contro la risoluzione umanitaria degli occidentali in Assemblea Generale Onu sono Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea, Nord Corea (gli stessi che hanno votato contro la risoluzione del 2 marzo scorso). La Cina invece e' tra i 38 astenuti (tre in piu' della volta scorsa). I voti a favore sono scesi da 141 a 140.

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“400mila ucraini deportati in Russia”

"Secondo i dati forniti dalla Russia, ad oggi sono già state deportate dall'Ucraina 402.000 persone, di cui 84.000 bambini. Ieri erano 366.000. E non sappiamo cosa sia successo loro" A denunciarlo è la commissaria del Parlamento ucraino per i diritti umani, Lyudmila Denisova, citata dall'agenzia Unian, definendolo "un crimine di guerra".

"Abbiamo saputo che vengono trattenuti in campi in cui vengono filtrati nella regione di Donetsk, poi portati in Russia. A chi accetta di lavorare è vietato lasciare il proprio luogo di residenza per 2 anni", ha aggiunto Denisova.

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Kiev: “Primo scambio tra 10 prigionieri”

Per ordine del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, ha avuto luogo il primo scambio di prigionieri di guerra. Lo ha annunciato il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk su Telegram, come riporta Unian. L'Ucraina ha scambiato 10 russi catturati con 10 dei suoi militari. I russi hanno anche portato via 11 marinai civili che sono stati salvati dall'esercito ucraino dopo l'affondamento della nave stamattina vicino a Odessa.

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Spari sui civili in fila per gli aiuti a Kharkiv

I russi hanno sparato sui civili in fila per chiedere aiuti umanitari nella regione di Kharkiv. Lo riporta il 'Public Kharkiv', come riporta l'agenzia Unian.

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La Farnesina agli italiani: “Non andate a combattere in Ucraina”

In merito alle notizie apparse su alcuni organi di informazione relative alla partecipazione di cittadini italiani al conflitto in Ucraina, la Farnesina ricorda che “tali condotte possono essere considerate penalmente rilevanti ai sensi della normativa vigente (artt. 244 e 288 del codice penale)”. La Farnesina ribadisce, “a tutela della sicurezza dei cittadini italiani, l'assoluto sconsiglio a recarsi nel Paese”. 

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Lamorgese: “Arrivati in Italia 67mila ucraini”

Dall'Ucraina al momento "abbiamo circa 67mila arrivi, di cui il 90% tra i minori e le proprie madri, e abbiamo soltanto 5.000 uomini". Lo ha affermato Luciana Lamorgese, ministro dell'Interno, intervenendo in collegamento video all'assemblea di Ali in corso a Firenze. Lamorgese ha spiegato che, se finora il flusso era di 3-4000 persone al giorno, "da ieri abbiamo notato un decremento perché ne sono arrivati circa 1.600", ed è "un dato che hanno riscontrato anche gli altri colleghi europei: ciò non toglie che, laddove dovesse essere toccata anche Odessa, o Leopoli, allora i flussi ricomincerebbero nuovamente in maniera massiccia".

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Mosca: “Scoperti in Ucraina 30 laboratori di armi biologiche”

Il ministero della Difesa russo ha affermato che trenta laboratori utilizzati per lo sviluppo di armi biologiche sono stati localizzati in 14 siti in Ucraina. Lo riferisce la Tass.

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Usa e Nato si preparano a rischi incidenti nucleari

Gli Stati Uniti e la Nato si stanno preparando al rischio di incidenti nucleari e biologici russi. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando funzionari dell'amministrazione Biden, secondo i quali i preparativi includono anche posture di deterrenza.

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“15mila abitanti di Mariupol portati con la forza in Russia”

"Circa 15mila residenti di Mariupol sono stati deportati illegalmente in Russia". Lo rende noto su Telegram il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko, precisando che "gli invasori costringono le persone già stremate dalla guerra a salire sugli autobus e le privano di passaporti e altri documenti di identità ucraini. "Le persone deportate - aggiunge - vengono prima consegnate nei cosiddetti campi di smistamento da dove vengono poi ridistribuite in varie città remote della Russia". Secondo il sindaco, i russi bloccano i convogli per l'evacuazione dei cittadini (in particolare oggi sono stati fermati gli autobus che hanno lasciato Zaporozhye in direzione di Berdyansk) "solo per impedire alle persone di tornare nel territorio controllato dall'Ucraina, a dispetto della loro volontà".

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Cina, "la Nato disinforma sul nostro sostegno alla Russia”

La Cina accusa il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg di "diffondere disinformazione" affermando che la Cina ha sostenuto la guerra della Russia contro l'Ucraina, nel mezzo della crescente pressione internazionale perché Pechino prenda le distanze da Mosca. Il portavoce del ministero degli Esteri di Wang Wenbin, nel briefing quotidiano, ha replicato che "accusare la Cina di diffondere false informazioni sull'Ucraina è di per sé diffondere disinformazione. La posizione della Cina è coerente coi desideri della maggior parte dei Paesi e qualsiasi accusa e sospetto ingiustificato contro la Cina sarà sconfitto.

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Giocano con una mina che esplode, 3 ragazzi gravi

Hanno trovato un ordigno esplosivo e, non riconoscendolo, si sono messi a giocare. Ma la mina è esplosa e i 3 ragazzi di 15, 13 e 12 anni sono ora ricoverati in gravi condizioni nel villaggio di Obilne, vicino a Zaporizhzhia.

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Bombardamenti a Ochtyrka, ci sono morti

I russi hanno bombardato di nuovo la città di Ochtyrka nella regione di Sumy di notte: i razzi hanno colpito un'area densamente popolata, le case sono state distrutte e ci sono vittime. Lo ha annunciato il sindaco di Ochtyrka Pavlo Kuzmenko su Facebook. "Missili terra-aria hanno sparato in uno dei quartieri densamente popolati della città. I missili hanno colpito grattacieli distruggendoli. Sfortunatamente, le persone sono morte", ha detto il sindaco.

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Anonymous hackera la Banca centrale russa

Il collettivo Anonymous ha hackerato la Banca centrale russa. "Entro 48 ore verranno rilasciati più di 35.000 file con accordi segreti", scrivono su Twitter gli attivisti. Nei giorni scorsi Anonymous ha messo offline i siti di alcune società che continuano ad operare in Russia tra cui Nestlè che, sotto pressione, ha deciso di ridurre le sue attività a Mosca.

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Sette corridoi umanitari oggi, manca ancora Mariupol

Sette corridoi umanitari sono stati concordati per oggi. Lo ha detto il vice primo ministro dell'Ucraina Iryna Vereshchuk chiarendo che non è stato concordato alcun passaggio sicuro da Mariupol. Chi deve lasciare la città assediata, ha spiegato la vicepremier, deve andare nella vicina Berdyansk visto che da giorni la Russia non sta permettendo la creazione di un corridoio sicuro da o verso il centro della città portuale meridionale.

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“Bombe al fosforo su regione Lugansk, ci sono morti”

Nella regione di Lugansk, nel sud est dell'Ucraina, l'esercito russo bombarda le città anche con bombe al fosforo secondo quanto scrive su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergey Gaidai, citato dall'agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti. "Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo – recita il messaggio -. Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case". Colpite le città di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka.

(Unioneonline)

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