Pressing di Kiev sulla Nato - riunita oggi a Bruxelles nel giorno dei tre vertici, Alleanza militare, G7, Europa - per l'invio di altre armi per combattere l'invasione russa dell'Ucraina.

Il presidente Volodymyr Zelensky, intervenuto in videocollegamento, ha chiesto agli Alleati aiuti "senza restrizioni” e parte dei loro 20mila carri armati: "Avete almeno 20.000 carri armati. L'Ucraina ha chiesto l'uno per cento di tutti i vostri carri armati. Dateceli o vendeteceli. Ma non abbiamo una risposta chiara", ha detto ancora spiegando che i mezzi “servono per sbloccare le nostre città, dove la Russia tiene in ostaggio centinaia di migliaia di persone, creando artificialmente la fame, distruggendo letteralmente i quartieri residenziali nelle ceneri". Quindi è tornato a denunciare l'uso delle bombe al fosforo da parte delle truppe di Mosca, come accade nella regione di Lugansk.

LE ARMI NUCLEARI – Le minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari stanno costringendo gli Alleati a “prepararsi” a scenari peggiori: "Risponderemo all'uso di armi chimiche da parte di Mosca, la Nato risponderà", ha scandito in conferenza stampa il presidente Joe Biden, aggiungendo che la Russia dovrebbe essere rimossa dal G20. Parole durissime anche dal premier inglese Boris Johnson: l'eventuale uso di armi chimiche da parte della Russia scatenerebbe un'ondata di "orrore viscerale" fra i leader del mondo e avrebbe "conseguenze catastrofiche" per lo stesso Vladimir Putin.

"Siamo preoccupati", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, "perché vediamo che la Russia sta cercando di creare una sorta di pretesto accusando l'Ucraina, gli Usa e gli alleati della Nato di prepararsi ad usare armi chimiche e biologiche: accusare gli altri è un pretesto per fare lo stesso loro stessi". "Le accuse contro l'Ucraina sono assolutamente false e qualsiasi uso di armi chimiche cambia totalmente la natura del conflitto" e "avrà ampie conseguenze diffuse", ha aggiunto.

L’ARSENALE – Nel corso del vertice è stato disposto anche un ulteriore invio di armi all’Ucraina: "Gli alleati oggi hanno deciso di fornire più assistenza all'Ucraina, anche dal punto di vista militare. Tra questi si contano armi anti-carro, difese anti-missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci. Gli alleati poi assisteranno l'Ucraina con aiuti finanziari e umanitari", ha spiegato Stoltenberg.

Sostegno dal presidente americano Joe Biden che però mette sul piatto anche sistemi di difesa aerea: "Siamo impegnati a identificare ulteriori apparecchiature per aiutare l'Ucraina".

Anche Mario Draghi conferma "l'impegno" preso con l'Alleanza atlantica sulle risorse da investire nella difesa, annuncia fermezza sulle sanzioni alla Russia, ma subito dopo sottolinea la necessità di "cercare assolutamente e disperatamente la pace. L'Italia, come altri Paesi europei, si muove su questi due binari", spiega il presidente del Consiglio.

Tra gli interventi quello del premier canadese Justin Trudeau che ai giornalisti ha detto: “La Nato non è solo una alleanza geografica, ma un'alleanza di valori: crediamo nella democrazia, nello stato di diritto e nei valori che sostengono le nostre società. Vladimir Putin ha commesso un errore e lo abbiamo dimostrato con la nostra unità: questa invasione brutale di un Paese pacifico è inaccettabile e la Nato sostiene gli ucraini nella loro lotta". 

STOLTENBERG "RINNOVATO” – In tempi di guerra non si può cambiare il numero uno della Nato, ecco perché Jens Stoltenberg resterà alla guida dell’Alleanza Atlnatica fino al 30 settembre 2023. La decisione di prorogare per la seconda volta il mandato dell'ex premier norvegese è stata presa dal vertice straordinario della Nato.

Confermando le voci che circolavano già da alcuni giorni, il summit dei 30 capi di Stato e di governo ha quindi preferito, davanti a quella che lo stesso Stoltenberg ha definito come "la più grave crisi nell'arco di una generazione", evitare il “trauma” della successione alla guida della più estesa e potente alleanza militare del mondo. La scelta del successore dell'attuale segretario generale era prevista per il prossimo giugno, cioè per quando è stato programmato a Madrid il vertice annuale dell'Alleanza. 

(Unioneonline/s.s.-D)

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