Un anno fa moriva in carcere Alexei Navalny, dissidente russo e principale oppositore di Vladimir Putin.

Nel primo anniversario della morte l’Unione Europea ha diffuso una nota ufficiale, dove si legge: «Oggi è un anno dalla morte del leader dell'opposizione russa Alexei Navalny, per la quale il presidente Putin e le autorità russe portano la responsabilità ultima». Nella stessa nota l’Ue chiede il rilascio di tutti i prigionieri politici russi, affermando che «Navalny ha dato la sua vita per una Russia libera e democratica».

Nel giorno dell’anniversario, la vedova di Navalny, Yulia, ha invitato a «continuare la lotta per una Russia libera e pacifica», mentre Lyudmila Navalnaya, madre del dissidente russo, ha dichiarato, commossa, all’agenzia Afp, nel corso di una visita sulla tomba del figlio: «Vogliamo vedere puniti coloro che hanno commesso questo assassinio, coloro che non l'hanno aiutato, e sono sicura che un giorno la verità vincerà. Tutto il mondo – ha aggiunto – sa chi ha ordinato questo. Ma vogliamo che sappia anche chi sono stati gli esecutori e i facilitatori».

(Unioneonline)

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