Il ministero degli Esteri russo, in risposta alle sanzioni anti-Mosca, ha pubblicato una lista di quasi mille cittadini degli Stati Uniti cui viene vietato l'ingresso in Russia. Ci sono anche il presidente Joe Biden, il patron di Facebook Mark Zuckerberg e l'attore Morgan Freeman, colpevole di aver registrato un video nel 2017 in cui affermava che Mosca stava complottando contro gli Stati Uniti.

Non solo: secondo quanto dichiarato in una conferenza stampa a Donetsk dal negoziatore russo e capo della commissione Affari Esteri della Duma, Leonid Slutsky, la Russia valuterà "la possibilità" di uno scambio di prigionieri con l'Ucraina tra combattenti del reggimento Azov e l'oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, catturato il mese scorso in un blitz degli 007 di Kiev. 

Dopo 86 giorni di resistenza degli ucraini, in seguito all’invasione da parte delle truppe russe, Azovstal è caduta: quell’acciaieria che era divenuta il simbolo della difesa di Mariupol ora non è più un bunker inespugnato. Come ha confermato ieri sera Mosca, l’impianto “è totalmente sotto il controllo delle forze armate russe”.

In meno di 100 ore dall'inizio delle evacuazioni, 2.439 combattenti di Kiev si sono arresi e consegnati al nemico. Una sconfitta durissima da accettare anche per gli irriducibili comandanti del reggimento Azov e per le truppe che erano asserragliate nei cunicoli cercando di restare fino all’ultimo.

“Il comando militare superiore – ha detto nel suo ultimo video Denis Prokopenko, comandante di Azov - ha dato l'ordine di salvare la vita dei soldati della nostra guarnigione e di smettere di difendere la città di Mariupol”. Secondo Mosca, Prokopenko è stato portato via "con un veicolo blindato speciale" verso i territori controllati dalla Russia. 

Altri raid hanno devastato l'oblast di Chernihiv, dove è stato preso di mira il villaggio di Desna, a Severodonetsk, nel Lugansk, il governatore Serhiy Gaidai ha denunciato che l’esercito russo "ha aperto il fuoco su una scuola dove si nascondevano centinaia di persone e almeno 3 residenti sono stati uccisi".

In queste ore c'è stato anche un colloquio telefonico tra Volodymr Zelensky e Mario Draghi. Al centro della telefonata, la necessità di accelerare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. 

(Unioneonline)

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La giornata di ora in ora:

Telefonata Draghi-Zelensky

"Ho avuto una conversazione telefonica con Mario Draghi su sua iniziativa. Abbiamo discusso della cooperazione di difesa e della necessità di accelerare il sesto pacchetto di sanzioni e di sbloccare i porti ucraini". Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che "ringraziato" il premier italiano per "l'incondizionato supporto al cammino dell'Ucraina verso l'Ue".

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Mosca: “Ipotesi scambio truppe Azov con l’oligarca Medvedchuk”

La Russia valuterà "la possibilità" di uno scambio di prigionieri con l'Ucraina tra combattenti del reggimento Azov e l'oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, catturato il mese scorso in un blitz degli 007 di Kiev. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa a Donetsk il negoziatore russo e capo della commissione Affari Esteri della Duma, Leonid Slutsky, citato da Interfax.

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Zelensky: “700mila combattenti in Ucraina contro l’invasione russa”

"Oggi sono 700mila le persone che stanno combattendo" l'invasione russa in Ucraina. Lo ha detto alla stampa locale il presidente Volodymyr Zelensky. "Un Paese come l'Ucraina non ha bisogno di un esercito di 250.000 o 260.000, ma di uno molto più grande. Pertanto, all'inizio del 2022, ho firmato un decreto per aumentare di 100mila le forze armate l'anno prossimo", ha ricordato, e "anche questi 100mila in più potrebbero non bastare a fermare l'attacco su vasta scala della Russia".

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Erdogan: "La Svezia smetta di sostenere i terroristi”

"Il sostegno politico, finanziario e militare della Svezia alle organizzazioni terroristiche deve finire". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in una conversazione telefonica alla premier svedese Magdalena Andersson. Lo riferisce in una nota la presidenza di Ankara, secondo cui i due leader hanno discusso delle relazioni bilaterali e della richiesta di adesione alla Nato da parte di Stoccolma.

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Filorussi: “Il processo per i prigionieri Azovstal è inevitabile”

Un processo davanti a un tribunale russo per i combattenti ucraini di Azovstal prigionieri di Mosca è "inevitabile", perché si tratta di "una richiesta dei cittadini e della società". Lo ha affermato il leader dei separatisti filorussi di Donetsk, Denis Pushilin, citato dai media di Mosca.

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Russia, divieto di ingresso a 1.000 cittadini Usa: anche Biden

Il ministero degli Esteri russo ha pubblicato una lista di quasi mille cittadini degli Stati Uniti cui viene vietato l'ingresso in Russia. Lo riferisce l'agenzia russa Interfax, precisando che la lista conta 963 cittadini, compreso il presidente Joe Biden. La misura è stata presa in risposta alle sanzioni anti-russe degli Usa.

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Giorgetti: “Pagare i danni della guerra con il debito europeo”

Il sistema economico italiano sta subendo "danni di guerra e i danni di guerra da sempre si pagano con il debito": il sostegno anche militare all'Ucraina "è una scelta politica europea, quindi si dovrebbero pagare con debito europeo". Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. "Serve anche un sistema di protezione dei prezzi dell'energia a partire dal 'price cap' sul gas che abbiamo chiesto, ma non mi sembra che si stia andando in questa direzione: questa è una situazione di crisi nella quale l'Europa deve dimostrare di esistere", aggiunge Giorgetti a margine di un evento della Lega per Monza-Brianza 2030.

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Kiev, due rotte terrestri per le esportazioni di cibo 

"Bloccando i nostri porti, la Russia mette a rischio fame milioni di persone. Insieme ai partner, l'Ucraina ha stabilito due rotte terrestri alternative per consegnare le esportazioni di cibo e salvare l'Africa e altre regioni dalla carestia. La Russia deve porre fine al blocco per consentire la piena e libera esportazione". Lo afferma in un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

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Kiev, Russia deporta con la forza, già 1,37 milioni di ucraini

Ad oggi, 21 maggio, "la Russia ha deportato 1.377.925 persone, compresi 232.480 bambini" dall'Ucraina. Lo scrive il commissario ai diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su Telegram, precisando che solo nell'ultimo giorno si tratta di 17.306 persone, di cui 2.213 minori. "Le dichiarazioni della Russia sul presunto trasferimento volontario degli ucraini non sono vere. Abbiamo la prova incontrovertibile di deportazioni forzate e pre-pianificate", afferma.

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Distrutta base di addestramento ucraina a Odessa

Le Forze Armate russe hanno distrutto una base di addestramento delle unità per le operazioni speciali delle Forze Armate ucraine vicino a Odessa. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa russo riportato da Interfax. "Le truppe missilistiche e l'artiglieria hanno colpito 77 posti di comando e 602 aree di concentrazione di truppe e hardware militare delle Forze armate ucraine, tra cui un campo di addestramento delle unità per le operazioni speciali delle Forze armate ucraine con personale vicino al lago Sasyk nella regione di Odessa", ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa Igor Konashenkov.

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Colpita miniera carbone nel Lugansk, morti e feriti

Una miniera di carbone ha preso fuoco a causa dei bombardamenti russi nell'area sud-orientale dell'Ucraina, a Lysychansk, ci sono vittime e feriti. Lo afferma il rapporto dell'amministrazione militare regionale di Lugansk citato da Unian.

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Zelensky, la guerra si concluderà solo con la diplomazia

La guerra in Ucraina può terminare solo con mezzi "diplomatici": lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando ad un canale tv ucraino, mentre i negoziati tra Mosca e Kiev sono ad un punto morto. La guerra "sarà sanguinosa, si combatterà, ma si concluderà definitivamente con la diplomazia", afferma Zelensky.

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La moglie di un soldato di Azovstal, “passato da un inferno a un altro”

"Mio marito sta passando da un inferno a un altro inferno. Mi ha scritto due giorni fa. La situazione è davvero difficile e orribile": lo ha detto Natalia Zarytska, moglie di un combattente di Azovstal che dopo circa tre mesi nell'acciaieria di Mariupol è stato evacuato nell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk. Lo riferisce la Cnn.

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Kiev, 6 civili uccisi in combattimenti nel Lugansk

Sale a 6 il bilancio dei civili uccisi nei combattimenti in corso da ieri nel Lugansk. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai su Telegram. "Sei persone sono morte e sono in corso combattimenti alla periferia di Severodonetsk", afferma Gaidai, precisando che nell'attacco di ieri mattina su una scuola a Severodonetsk "due persone sono morte sul colpo, altre 3 sono in ospedale", tutti "membri della stessa famiglia". "Inoltre, un uomo e una donna sono morti la sera vicino alla loro casa a Severodonetsk. Due donne sono state uccise dai bombardamenti russi a Lysychansk e Privilege".

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Interrotta la fornitura di gas dalla Russia alla Finlandia

La fornitura russa di gas naturale alla Finlandia è stata oggi interrotta, ha affermato la compagnia energetica statale finlandese Gasum dopo che il Paese nordico ha rifiutato di pagare il fornitore Gazprom in rubli. "Le forniture di gas naturale alla Finlandia in base al contratto di fornitura di Gasum sono state interrotte", ha dichiarato la compagnia finlandese in una nota aggiungendo che il gas sarà ora fornito da altre fonti attraverso il gasdotto Balticconnector, che collega la Finlandia all'Estonia. La circostanza è stata confermata da Gazprom.

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