Si aggrava la crisi tra Russia e Occidente per le continue minacce di Mosca all’Ucraina.

Vladimir Putin riconosce l’indipendenza del Donbass e annuncia l’invio di truppe nella zona "per assicurare la pace”

Proprio nel Donbass si continua a sparare, con i separatisti filo-russi che accusano le forze di Kiev di avere ucciso due civili in un bombardamento di artiglieria nel villaggio di Pionerskoye, nell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, a sette chilometri dal confine russo. I tiri dell'artiglieria ucraina, secondo la stessa fonte, avrebbero distrutto cinque edifici.

Putin: “Forze armate nel Donbass per assicurare la pace”

Il presidente russo Vladimir Putin, nel decreto con il quale ha riconosciuto le repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk, ha ordinato al ministero della Difesa russo di dispiegare forze armate "per assicurare la pace" nel Donbass, in seguito alla richiesta dei leader delle due entità filo-russe. Lo riferiscono le agenzie russe Tass e Interfax.

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Biden impone bando a investimenti nel Donbass

"Joe Biden firmerà presto un ordine esecutivo che proibisce nuovi investimenti, attività commerciali e finanziarie da parte degli americani per, da o nelle cosiddette regioni separatiste dell'Ucraina": lo rende noto la Casa Bianca dopo il riconoscimento da parte di Vladimir Putin delle due repubbliche secessioniste.

"Questo ordine esecutivo fornirà l'autorità di imporre sanzioni su ogni persona determinata a operare in quelle aree dell'Ucraina", prosegue la Casa Bianca.

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Ue: “Sanzioni in arrivo”

"L'Unione ribadisce il suo incrollabile supporto all'indipendenza, alla integrità territoriale e alla sovranità dell'Ucraina nell'ambito dei confini internazionalmente riconosciuti. L'Ue reagirà con sanzioni dirette nei confronti di chi è coinvolto in quest'azione illegale". E' quanto si legge in una dichiarazione congiunta della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen e del presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Il tweet con cui Michel ha espresso la prima reazione Ue al riconoscimento del Donbass da parte di Mosca è condiviso dall'alto rappresentare Ue Josep Borrell e dalla presidente del Pe, Roberta Metsola.

Anche Luigi Di Maio ha espresso la ferma condanna dell’Italia al riconoscimento del Donbass da parte di Putin.

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Putin parla alla Nazione – “L'Ucraina non è un Paese confinante, è parte integrante della nostra storia e cultura". Lo ha detto Vladimir Putin in un messaggio al popolo russo. "L'Ucraina è stata creata da Lenin, è stato il suo creatore e il suo architetto. Lenin aveva un interesse particolare anche per il Donbass".

"Minacce permanenti sono arrivate dalle autorità ucraine per quanto riguarda l'energia. Continuavano a ricattarci sulle forniture energetiche e sono questi gli strumenti che hanno utilizzato nelle trattative con l'occidente", ha aggiunto Putin. 

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La Russia riconosce il Donbass – Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato a a Olaf Sholz e Emmanuel Macron che sta per firmare un decreto sul riconoscimento dell'indipendenza delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, nel Donbass. I leader di Berlino e Parigi hanno ribadito al numero uno di Mosca la propria contrarietà e “delusione”.

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Altre due vittime – Due soldati ucraini sono rimasti uccisi e quattro feriti in bombardamenti separatisti. Lo riferisce la polizia ucraina.

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Telefonata Putin-Scholz – Telefonata tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e Vladimir Putin. Nel corso del colloquio Scholz ha avvertito il leader russo che un eventuale riconoscimento del Donbass sarebbe una violazione unilaterale degli accordi di pace. Dopo la telefonata vertice d’urgenza tra lo stesso Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e quello ucraino Volodimir Zelensky e i loro "partner più stretti" dopo la telefonata di Scholz con Putin. Lo rende noto la cancelleria.

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Kiev chiede riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu

L'Ucraina chiede una riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino dopo l'annuncio di Mosca che entro oggi deciderà sul riconoscimento dei separatisti.

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Usa: “Attacco violento nei prossimi giorni o ore”

"Un attacco estremamente violento contro l'Ucraina è possibile nei prossimi giorni o ore". Lo ha detto la Casa Bianca sottolineando che "l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia schiaccerebbe in modo brutale gli ucraini".

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Lavrov: “Occidente non pronto ad accettare le proposte russe”

L'Occidente non è pronto ad accettare le proposte russe per risolvere la crisi ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov, citato dalla Tass, aggiungendo che "i risultati della conferenza sulla sicurezza di Monaco hanno confermato che i paesi occidentali si allineano alle posizione di Washington". E gli Usa, ha aggiunto, "vogliono discutere di questioni secondarie delle proposte russe e sempre che queste proposte non ledano gli interessi americani e della Nato".

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Putin: “Il processo di pace non ha alcuna prospettiva al momento”

Il processo di pace nel conflitto in Ucraina non ha "alcuna prospettiva" al momento. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, che poco prima aveva accusato Kiev di non rispettare gli accordi di Minsk, conducendo “operazioni punitive contro il Donbass”.

Mosca accusa Kiev di aver ammassato 59.300 soldati al confine con il Donbass.

Putin ha parlato anche del possibile ingresso dell’Ucraina nella Nato che “aumenterebbe drammaticamente le minacce per la Russia”. E ha detto che entro oggi deciderà sul riconoscimento dei separatisti.

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Putin a Macron: “Stabilire obiettivi prima dei summit” – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto al leader francese Emmanuel Macron di non essere contrario ai summit sull'Ucraina ma che è necessario stabilire prima quali siano gli obiettivi da raggiungere. Lo ha riferito il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, secondo quanto riporta la Tass.

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Kiev: "Accordo su una missione di addestramento militare Ue” – L'Ucraina e l'Unione europea hanno raggiunto "un accordo di principio" sulla creazione di una missione di formazione militare consultiva in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba a Bruxelles precisando che "non si tratta di forze di combattimento". 

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Separatisti: “Colpiti ospedale e centrale a Donetsk” – Secondo quanto riferito dalle milizie separatiste dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, nell'est dell'Ucraina, l'ospedale centrale e una centrale elettrica nell'omonimo capoluogo di Donetsk sono state colpite da un bombardamento di mortai compiuto da truppe ucraine della 54/a Brigata meccanizzata. Lo riferisce l'agenzia Interfax. 

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Putin riunisce il Consiglio di sicurezza straordinario - Il presidente russo Vladimir Putin terrà oggi una seduta straordinaria del Consiglio di sicurezza russo: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia Interfax. "Il presidente Putin convocherà una riunione del Consiglio di sicurezza della Russia. Si tratta di un consiglio di sicurezza esteso", ha detto ai giornalisti. "Inoltre è previsto che oggi il presidente abbia una serie di colloqui telefonici internazionali", ha aggiunto Peskov. 

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Kiev: “Chiediamo all'Ue d'imporre alcune sanzioni già ora” – “Oggi ci aspettiamo delle decisioni, non solo dei messaggi politici. Ci sono tutte le ragioni per imporre una parte delle sanzioni già ora". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba arrivando a Bruxelles per il consiglio Affari Esteri. "L'Ucraina è sotto attacco dal 2014 e quello che stiamo vedendo ora è un'operazione ibrida, con l'aumento delle truppe ai nostri confini, cyberattacchi, guerra d'informazione". 

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Borrell: “Le sanzioni alla Russia sono pronte” – "Il lavoro sulle sanzioni è fatto, è finito. Quando sarà il momento, chiamerò un consiglio straordinario dei ministri degli Esteri e presenterò le sanzioni". Lo ha detto a Bruxelles l'alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell.

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Mosca: “61.000 profughi del Donbass entrati in Russia” - E' arrivato a circa 61.000 il numero di civili in fuga dalla regione ucraina del Donbass, che sono riparate in Russia, nella regione di Rostov, dopo l'evacuazione ordinata venerdì dai leader delle autoproclamate repubbliche filorusse di Lugansk e Donetsk. Lo rivela stamani il ministro russo per le emergenze, Alexander Chupriyan in una conferenza stampa, citato dall'agenzia Tass.

(Unioneonline)

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