È stato ucciso il soldato thailandese, che ieri ha aperto il fuoco uccidendo 27 persone, dopo aver colpito il suo ufficiale comandante e altri due commilitoni, all’esterno di un centro commerciale "Terminal 21" di Khorat, nel Nordest del Paese.

Sarebbero almeno 57 i feriti.

L’uomo si chiama Jakkrapanth Thomma, 32 anni, e il massacro è stato trasmesso in diretta su Facebook.

Il militare si sarebbe anche fermato a scattarsi un selfie con un fucile in mano, accompagnato dalle parole: "Così stanco...".

Secondo le prime ricostruzioni, il sergente è entrato nella struttura e ha sparato con un'arma automatica.

Poi ha preso con sé degli ostaggi e si è asseragliato all'interno per ore.

Nella notte italiana le forze speciali thailandesi hanno fatto il loro ingresso nel centro commerciale dove era barricato, hanno preso il controllo del piano terra dell’edificio e lo hanno neutralizzato.

Nell'operazione sono stati oltre cento i civili fatti uscire dalla struttura.

"Una strage senza precedenti in Thailandia, speriamo che questa sia la prima e l'ultima volta", le prime parole del premier Prayut Chan-o-cha, che ha spiegato la sparatoria sarebbe nata da una disputa personale tra il soldato e la suocera del suo ufficiale comandante per la vendita di una casa.

(Unioneonline/F)
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