Proseguono le indagini sulla morte di Giorgio Scanu, l’emigrato sardo in Honduras linciato da una folla inferocita lo scorso 8 luglio, nella città di Santa Ana de Yusguare.

Sono infatti saliti a otto gli arresti della polizia, nell’ambito dell’inchiesta aperta per fare piena luce sulla choccante vicenda. Le autorità locali hanno comunicato, ultima della serie, la cattura di un agricoltore di 30 anni, che avrebbe preso parte all’assalto dell’abitazione di Scanu, ritenuto, quest’ultimo, responsabile dell’omicidio del suo vicino, il 74enne Juan de Dios Flores.

La polizia honduregna ha anche confermato la dinamica dell’accaduto: per rappresaglia dopo il presunto delitto del 74enne, lo scorso 8 luglio una folla di circa 600 persone (alcune armate di bastoni e machete) è entrata nell'abitazione di Scanu con il preciso intento di togliergli la vita in maniera violenta. Gli otto arrestati sono, secondo le indagini, i principali sospettati, dunque coloro che materialmente avrebbero provocato la morte del 65enne sardo, nel corso dell’irruzione, ripresa anche in un video, finito anch’esso all’attenzione degli inquirenti. 

Scanu, ex tecnico del ramo telefonia ed ex calciatore, originario di Donigala, aveva lasciato la Sardegna anni fa per trasferirsi in Centroamerica. Poi la tragica fine, su cui le autorità honduregne sono ora chiamate a fare luce e giustizia. 

(Unioneonline/l.f.)

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