Media e politici russi esultano per quella che viene considerata una vittoria di Vladimir Putin al vertice in Alaska.

Commentando su Telegram l'incontro con il presidente americano Donald Trump la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, ha detto che «i media occidentali sono in uno stato di frenesia, che si sta trasformando in vera e propria follia: per tre anni hanno riferito che la Russia era isolata, e oggi hanno visto un tappeto rosso steso per accogliere il presidente russo negli Stati Uniti».

Per Dmitri Medvedev «è stato ripristinato un vero e proprio meccanismo di incontri tra Russia e Stati Uniti ai massimi livelli. Calmo, senza ultimatum e minacce. Il presidente della Russia ha esplicato personalmente e dettagliatamente al presidente degli Stati Uniti le nostre condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina. Il capo della Casa Bianca si è rifiutato di esercitare pressioni sulla Russia. Almeno per ora. Importante: l'incontro ha dimostrato che i negoziati sono possibili senza precondizioni e contemporaneamente con la continuazione dell’Operazione militare speciale. La cosa principale: entrambe le parti hanno esplicitamente addossato la responsabilità per raggiungere la cessazione delle ostilità, sulle spalle di Kiev e dell’Europa».

Sul sito Tsargrad, creato dall’oligarca mistico Kostantin Malofeev, l’editoriale del fondatore:  «Vediamo se l’amministrazione Usa saprà costringere il regime di Kiev alla pace. Intanto, noi dobbiamo constatare che Putin, come sempre, è il miglior negoziatore al mondo: pace con l’America, e nel Donbass continuiamo ad avanzare. Un grande risultato».

(Unioneonline)

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