È iniziato nella notte, quando in Italia erano le 3, l'attacco delle forze americane - coordinato con Francia e Regno Unito - alla Siria.

È stato il presidente Usa Donald Trump a fare l'annuncio: "Il nostro obiettivo - ha detto parlando durante una diretta tv - è quello di distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime siriano".

E fonti dell'Amministrazione hanno poi aggiunto: "Non è finita. Quella che avete visto non è la fine della risposta degli Stati Uniti" all'uso di armi chimiche in territorio siriano, come accaduto pochi giorni fa a Duma.

In mattinata è poi arrivato il tweet: "Missione compiuta".

Ma non mancano le polemiche, perché Trump avrebbe dato l'ordine di iniziare i bombardamenti senza aver preventivamente chiesto l'autorizzazione al Congresso.

"Non c'erano alternative all'uso della forza - sono state poi le parole della premier britannica Theresa May - ho ordinato di condurre attacchi coordinati e mirati per ridurre il potenziale dell'armamento chimico del regime siriano".

Sul fronte diplomatico è arrivato anche l'avvertimento dell'ambasciatore russo a Washington: l'azione degli Usa, ha annunciato, "non resterà senza conseguenze". "Tutta la responsabilità sta a Washington, Londra e Parigi - si legge in una nota - Gli Stati Uniti, Paese che ha il più grande arsenale di armi chimiche, non ha il diritto morale di accusare altri Paesi".

Secondo molte fonti sono stati usati missili da crociera - almeno cento, dice il ministero della Difesa russo - lanciati dalle unità navali o dai sommergibili.

Ad esser presi di mira sono stati un centro di ricerca scientifica di Damasco, un sito di stoccaggio per precursori di armi chimiche nei dintorni di Homs e un posto di comando.

"Danni limitati" dicono da Damasco, poiché la gran parte dei missili è stata abbattuta, ma sei soldati americani e tre civili siriani sarebbero rimasti feriti.

L'esercito siriano, in serata, ha annunciato di aver riconquistato integralmente l'enclave ribelle nel Ghouta orientale. Anche gli ultimi ribelli avrebbero abbandonato la cittadina di Douma. Sarebbe così terminata l'offensiva durata circa due mesi.

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(Unioneonline/s.s.)

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