Raid aereo su una base siriana, la Russia accusa Israele: "Sono stati loro"
Un attacco missilistico ha colpito all'alba di oggi una base dell'esercito di Damasco: l'aeroporto militare di Homs, in Siria. Almeno 14 militari sono rimasti uccisi.
Lo rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che tra le vittime ci sono cittadini siriani, asiatici e di nazionalità araba, alleati con il regime di Bashar al-Assad.
I media di Stato hanno parlato in un primo momento di un'aggressione da parte degli Stati Uniti. In mattinata il ministero della Difesa russo ha annunciato che sono stati due F-15 israeliani a lanciare gli otto missili, dallo spazio aereo libanese.
L'ATTACCO A DUMA - La tensione tra la Siria e gli Usa resta comunque altissima: ieri Washington ha minacciato ritorsioni in risposta al presunto attacco chimico a Duma, roccaforte dei ribelli siriani nella Ghouta orientale, nel quale sono morte decine di persone.
Damasco, ha detto Trump, "pagherà un prezzo altissimo", aggiungendo che "Putin, la Russia e l'Iran sono responsabili per il sostegno all'animale Assad".
LA RIUNIONE ALL'ONU - Intanto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha annunciato che terrà oggi una riunione di emergenza sulla Siria dopo i fatti di Duma.
"Il Consiglio di Sicurezza deve riunirsi e chiedere l'accesso immediato per i soccorritori, sostenere un'indagine indipendente su ciò che è accaduto e individuare i responsabili di questo atto atroce", ha detto l'ambasciatrice statunitense all'Onu Nikki Haley.
(Unioneonline/D)
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