Sulla campagna di vaccinazione contro il Covid-19, l'Europa "è un po' un diesel" che "parte lentamente" ma "va lontano".

Con queste parole il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto il punto della situazione sulla campagna vaccinale nei Paesi del Vecchio continente, che procede tra stop e accelerazioni.

"Stiamo recuperando - ha detto Macron nel corso di una intervista alla tv greca Ert -, l'Ue ha ordinato 2,5 miliardi di dosi, quindi ampiamente sufficienti per noi, per la solidarietà, per prevedere il dopo. Saremo, entro il secondo semestre, lo spazio che produrrà più vaccini al mondo".

Ma la partenza della campagna dei vaccini non è andata bene, e Macron lo ammette: "Gli americani hanno avuto un merito fin dall'estate del 2020, hanno detto: 'puntiamo tutto su questo e via'. E quindi hanno più vaccini. Sono stati più ambiziosi di noi. E il 'costi quel che costi' che noi abbiamo applicato alle misure di accompagnamento della crisi, loro lo hanno applicato ai vaccini e alla ricerca".

"Noi non siamo stati abbastanza rapidi - ha continuato - abbastanza forti. E' assolutamente vero e abbiamo pensato che il vaccino avrebbe impiegato del tempo a decollare... deve essere per noi una lezione. Abbiamo sbagliato a non essere ambiziosi, anche un po' folli, a non dire 'è possibile, facciamolo'. Forse siamo troppo razionali".

(Unioneonline/l.f.)
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