Dazi, Trump: «Stop immediato per 90 giorni, per la Cina salgono al 125%»
L’annuncio a sorpresa del presidente Usa: «Oltre 75 Paesi ci hanno contattato per trattare, faremo accordi equi con tutti». Vola Wall StreetPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Considerando che oltre 75 Paesi hanno convocato rappresentanti degli Stati Uniti, inclusi i Dipartimenti del Commercio, del Tesoro e dell'Ustr, per negoziare una soluzione alle questioni in discussione relative a commercio, barriere commerciali, tariffe doganali, manipolazione valutaria e tariffe non monetarie, e che questi Paesi, su mio forte suggerimento, non hanno in alcun modo reagito contro gli Stati Uniti, autorizzo una pausa di 90 giorni e una tariffa doganale reciproca sostanzialmente ridotta del 10% durante questo periodo, anch'essa con effetto immediato». Lo scrive il presidente americano Donald Trump sul suo social Truth.
La misura esclude la Cina, per la quale le tariffe sono state aumentate al 125%, in un'escalation senza fine con Pechino.
A seguito dell’annuncio Wall Street ha iniziato a correre. I listini americani hanno segnato l'aumento maggiore dal 2020 vedendo allontanarsi lo scenario peggiore della guerra commerciale, ovvero una profonda recessione data quasi per scontata prima dell'annuncio del presidente americano. Il Dow Jones arriva a guadagnare il 7%, il Nasdaq corre e supera il +11% mentre lo S&P 500 sale di oltre l'8%. Le borse europee hanno chiuso prima della svolta di Trump e non sono riuscite così ad approfittare della spinta di Wall Street. Ma domani, appare già chiaro, sarà un altro giorno.
«Lavoreremo a una soluzione con i nostri partner commerciali», ha detto il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent. Che ha puntato il dito contro la Cina, considerata «la principale fonte dei problemi commerciali degli Stati Uniti».
A freddo
Superato l’effetto sorpresa, Trump ha continuato a parlare dalla Casa Bianca e ha ribadito di essere convinto che «la Cina voglia un accordo sui dazi. Lo vuole ma non sa da che parte iniziare», ha sostenuto, per poi aggiungere sui cinesi: «Sono persone orgogliose. Il presidente Xi è un uomo orgoglioso. Lo conosco molto bene, e non sanno bene come procedere. Ma troveranno una soluzione. Stanno cercando di capirci qualcosa, ma vogliono raggiungere un accordo». Un pensiero anche per l’Europa: «Faremo accordi equi con tutti i Paesi».
(Unioneonline)