«Gli unici che stanno deliberatamente morendo di fame sono i nostri ostaggi». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in conferenza stampa, mostrando la foto dell'ostaggio Evyatar David fortemente dimagrito. Il suo è un tentativo di bollare come manipolazione di Hamas la carestia, sotto gli occhi di tutto il mondo, che sta uccidendo la popolazione di Gaza. 

«La guerra può finire domani se Hamas depone le armi e libera tutti gli ostaggi rimasti», ha affermato ancora Netanyahu, sottolineando che Gaza sarà smilitarizzata e Israele manterrà la «responsabilità della sicurezza», e che a Gaza verrà istituita una «amministrazione civile non israeliana. Questo è il nostro piano per il giorno dopo», ha aggiunto.

Continuando sul filone dell’irrealtà il leader di Tel Aviv ha voluto aggiungere che «la nostra politica è sempre stata quella di scongiurare una crisi umanitaria» a Gaza. Israele ha distribuito «2 milioni di tonnellate di aiuti» e di aver fatto migliaia di «sms e telefonate ai cittadini di Gaza per farli allontanare dal pericolo»

E la colpa di chi sarebbe? «Negli ultimi mesi Hamas ha boicottato gli aiuti creando una carenza di forniture», ha aggiunto. Il premier ha anche accusato l'Onu di «non voler consegnare gli aiuti» fermi ai confini della Striscia.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata