Trent'anni di carcere per corruzione e abuso di potere: è questa la richiesta della procura sudcoreana nei confronti di Park Geun-hye, ex presidente rimossa dal suo incarico nel marzo dell'anno scorso per uno scandalo sulla corruzione.

Da allora l'ex leader, 66 anni, si trova in carcere.

Nei suoi confronti i magistrati chiedono anche che paghi una multa pari a 118,5 miliardi di won (circa 110 milioni di dollari).

Secondo le accuse, Park, insieme alla consigliera e amica Choi Soon-sil, ha ricevuto o doveva ricevere una tangente di 52 milioni di dollari dalle compagnie sudcoreane Samsung, Lotte e SK in cambio di favori.

E avrebbe anche spinto 18 grandi società a dare 77,4 miliardi di won a due fondazioni controllate dalla stessa Choi, già dichiarata colpevole di abuso di potere, corruzione e interferenza negli affari governativi e condannata a 20 anni di carcere.

(Unioneonline/s.s.)

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