L’uomo ucciso dal tabaccaio Sandro Fiorelli nel corso della tentata rapina avvenuta pochi giorni fa a Santopadre, nel Frusinate, non è Mirel Joaca Bine, 34enne romeno. Si è scoperto infatti che la vittima avesse un documento falso, quindi ora le indagini ripartono per dare al ladro un’identità.

Il vero Mirel infatti vive da anni in Svezia con la sua famiglia, ha perso la carta di identità ed è estraneo ai fatti, che ha scoperto quando diverse persone gli hanno inviato i link con le notizie su quanto accaduto e ha poi ricevuto insulti sui social.

Ora si potrebbe tentare la strada delle impronte digitali, sempre che quelle dell’uomo ucciso siano presenti nella banca dati delle forze dell’ordine, mentre proseguono le indagini per rintracciare gli altri complici.

Fiorelli intanto è indagato per omicidio. Il 38enne, titolare di una tabaccheria, si è trovato di fronte i malviventi sul vialetto di accesso alla sua abitazione. In passato aveva già subito altri furti. Ha raccontato che uno gli ha puntato contro una pistola e lui si è difeso sparando con un fucile da caccia regolarmente detenuto. Uno dei ladri è stato colpito mortalmente, gli altri sono scappati.

(Unioneonline/s.s.)

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