Tre persone sono state arrestate nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Palermo su un'associazione finalizzata al traffico internazionale di droga che operava sotto l'egida di Cosa Nostra e in particolare del superlatitante Matteo Messina Denaro.

L'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip è stata eseguita dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani e dai militari del Gico.

Decine di perquisizioni in tutta Italia, cento militari dell'Arma e delle Fiamme Gialle impegnati, supportati dalle unità cinofile.

Destinatari delle ordinanze di custodia cautelare sono: l'ex avvocato radiato dall'albo Antonio Messina, massone di 73 anni, ai domiciliari per ragioni di età; in carcere sono invece finiti Giacomo Tamburello, 59 anni, e Nicolò Mistretta, 64. Sono tutti originari di Campobello e Mazara, paesi del Trapanese, e con diversi precedenti per traffico di droga.

Secondo gli inquirenti hanno importato grosse quantità di hashish sulla rotta Marocco-Spagna-Italia. Numerosi i sequestri effettuati anche negli anni scorsi e riconducibili all'organizzazione: 240 chili destinati alle piazze milanesi intercettati a Carate Brianza, 60 chili in Toscana, una partita da 180 chili in Calabria.

Dalle intercettazioni, in cui Messina Denaro era indicato come "iddu", emerge che il super latitante potrebbe essersi fatto accompagnare alla stazione di Trapani a bordo di una Mercedes da uno dei suoi fiancheggiatori.

(Unioneonline/L)
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