Lo scorso giugno ha inciso sul Colosseo il suo nome e quello della fidanzata, "Ivan+Hayley 23”. Ora Ivan Danailov Dimitrov, il turista inglese di origini bulgare, si è offerto di risarcire il danno causato e di pagare la somma di 965 euro per ottenere la sospensione condizionale della pena, ma nonostante i continui solleciti del suo avvocato nessuno gli ha fornito l’Iban su cui effettuare il bonifico.

Lo riporta Il Messaggero. Il pm che indaga su quei fatti, Nicola Maiorano, ha dato l’ok e delegato di carabinieri di «accertare e comunicare l’entità del danno» con urgenza. Lo scorso 26 giugno è arrivata la relazione, in cui viene spiegato che per ripristinare il danno servono appunto 965 euro, due giorni di lavoro di un restauratore di alto livello, oltre al noleggio di attrezzature e l’acquisto di materiali.

Poi la Procura ha delegato la Polizia locale di Roma Capitale ad acquisire le coordinate bancarie del Parco Archeologico. Ma dopo più di tre mesi e diversi solleciti l’Iban non è ancora stato fornito. Dal Parco Archeologico riferiscono che la dirigente dell’Ufficio Bilancio e pagamenti del ministero dei Beni culturali si attiverà al più presto per risolvere l’impasse.

Dimitrov, 27 anni, fu ripreso da un altro turista mentre sfregiava il monumento e condannato a una multa da 965 euro. Ha anche scritto una lettera al sindaco Gualtieri: «Ammetto con profondissimo imbarazzo che solo in seguito a quanto incresciosamente accaduto ho appreso dell’antichità del monumento. Consapevole della gravità del gesto commesso desidero con queste righe rivolgere le mie più sentite e oneste scuse agli italiani e a tutto il mondo per il danno arrecato a un bene che, di fatto, è patrimonio dell’intera umanità».

(Unioneonline/L)

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