Dopo 17 giorni in mare, nella notte è attraccata a Lampedusa la Sea Watch 3, con a bordo 40 migranti.

L'imbarcazione è entrata nel porto senza autorizzazione preventiva, invocando lo stato di necessità.

La capitana Carola Rackete è stata arrestata dai finanzieri con l'accusa di "resistenza o violenza contro nave da guerra", un reato punibile con pene dai tre a 10 anni di detenzione.

Posta ai domiciliari, potrebbe essere processata per direttissima.

Risulta inoltre indagata dalla procura di Agrigento per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra.

Al momento dell'arrivo, la nave è stata accolta da applausi di alcuni attivisti in piedi sul molo di Lampedusa, ma anche da una pioggia di offese e insulti da parte di alcuni sostenitori di Matteo Salvini.

Le Fiamme gialle hanno poi sequestrato l'imbarcazione (che, secondo fonti della Finanza, avrebbe anche tentato di speronare una motovedetta).

Intanto i 40 migranti che si trovavano a bordo sono sbarcati e sono stati trasportati nel centro di accoglienza di contrada Imbriacola.

"Comandante fuorilegge arrestata. Nave pirata sequestrata. Maxi multa alla ong straniera. Immigrati tutti distribuiti in altri Paesi europei. Missione compiuta", ha commentato su Twitter il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Intanto la Germania, nazione di cui è originaria Carola Rackete, la Francia e il Lussemburgo attaccano il governo italiano. "Salvare vite umane è un obbligo umanitario. Il salvataggio in mare non deve essere criminalizzato, spetta alla giustizia italiana chiarire velocemente le accuse", twitta il ministro degli esteri tedesco Heiko Maas.

Parigi nell'annunciare, per bocca del ministro dell'Interno Cristophe Castaner, che accoglierà dieci migranti che erano sulla Sea Watch, lancia l'affondo: "L'Italia ha annunciato una chiusura dei porti, in violazione del diritto internazionale del mare".

Il ministro degli Esteri lussemburghese ha invece scritto a Moavero: "Vorrei sollecitare il tuo aiuto perché Carola Rackete, che era ai comandi della nave e in obbligo di far sbarcare 40 migranti a Lampedusa, sia rimessa in libertà. Salvare vite umane è un dovere e non potrà mai essere un delitto o un reato".

"Non accetto lezioni", è la replica di Matteo Salvini.

(Unioneonline/F-L)
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